Beffati ad un passo dal matrimonio
Hanno versato migliaia di euro di acconto per il ricevimento, ma l’organizzatore è svanito nel nulla.
Hanno organizzato il loro matrimonio da sogno, versato acconti per migliaia di euro, ma giunti a un passo dalle nozze il loro incubo peggiore si è materializzato: ricevimento annullato, perché chi doveva organizzarlo è sparito nel nulla.
Beffati ad un passo dal matrimonio
Ha dell’incredibile quanto è accaduto ad alcune coppie di futuri sposi che avrebbero dovuto celebrare il giorno più bello della loro vita nella splendida cornice di Villa Orsini Colonna di Imbersago, una delle dimore più ambite di tutta la Brianza (Monza compresa) per eventi e cerimonie. Giovedì della scorsa settimana pomeriggio due di loro si sono letteralmente appostate fuori dai cancelli della villa in cerca di spiegazioni, ma hanno trovato soltanto il custode alle dipendenze della nuova proprietà (la villa è stata acquistata all’asta dopo il fallimento della vecchia società) che ovviamente è totalmente estranea all’accaduto.
Chi organizzava i matrimoni nella dimora, risalente al XVII secolo, era Silvio Mazzoleni, socio unico della Villa Orsini Colonna srl con sede in via Vittore Tasca a Bergamo, ma che in Camera di Commercio risulta inattiva. E’ da lui che diverse coppie di sposi ora cercano risposte, dal momento che proprio con lui e con i suoi collaboratori qualche mese fa hanno concordato (e in parte pagato a titolo di acconto) menù, orchestra e in certi casi addirittura la cerimonia religiosa da celebrare nella cappella della villa.
Mazzoleni sembra essere sparito nel nulla. Il suo numero squilla a vuoto e non risponde né a sms né a messaggi Whatsapp delle coppie. Non ha risposto nemmeno a noi, che abbiamo provato a contattarlo per chiedergli spiegazioni su questa vicenda.
L’imprenditore bergamasco risulta domiciliato proprio in villa, ma lì ormai non c’è più traccia né di lui né degli arredi della sua società: da quando è subentrata la nuova proprietà, infatti, ha portato via tavoli, sedie e attrezzature varie. Anche i daini, che erano uno dei tratti distintivi più curiosi del parco di Villa Orsini Colonna, sono stati trasferiti altrove. All’ingresso principale di via Copernico non c’è nemmeno più l’insegna della dimora e i fili del citofono sono staccati. Al momento è ancora attivo il sito internet, che risulta legato alla società di Mazzoleni, e sul quale campeggiano ancora foto, video e la narrazione dei matrimoni da favola che venivano organizzati in quel contesto di pace e natura con pochi eguali nel nostro territorio.
Le testimonianze
«Io mi devo sposare il 30 aprile e ora non so che fare - ha raccontato una ragazza bergamasca che abbiamo incontrato fuori dalla villa giovedì pomeriggio - Era tutto organizzato, avremmo dovuto essere in 130 a pranzo e ora non sappiamo dove andare. La mia wedding planner sta cercando un’altra villa, ma a venti giorni dalle nozze non sarà semplice. Oltre al danno c’è la beffa, perché per il ricevimento qui a Imbersago abbiamo versato in anticipo 5mila euro, soldi che non sappiamo se rivedremo mai più».
Hanno versato invece 4mila euro due ragazzi residenti nel Casatese, anche loro fuori dai cancelli di via Copernico in cerca di risposte, prima di andare dai Carabinieri di Merate a sporgere denuncia. «Fortunatamente noi ci sposiamo a giugno e avendo un po’ di margine siamo riusciti a trovare un altro luogo per il pranzo - ha raccontato la futura sposa - Avevamo organizzato di sposarci proprio nella cappella della villa, quando ho raccontato al sacerdote del mio paese l’accaduto non ne è rimasto così sorpreso perché aveva intuito dei comportamenti sospetti. Ripensandoci, ci è stata negata la prova del menù e su alcuni dettagli il signor Mazzoleni è sempre rimasto molto vago. Noi però l’acconto gliel’abbiamo versato e ora quei soldi li rivogliamo indietro. Gli telefoniamo tutti i giorni, ma non risponde. Per tutelarci abbiamo denunciato il fatto ai Carabinieri».
Un gruppo Whatsapp per le coppie beffate
Una vicenda surreale, insomma, che ha immediatamente innescato un tam tam vorticoso tra le coppie che dovevano sposarsi a Villa Orsini Colonna: hanno creato un gruppo Whatsapp e giorno dopo giorno pare si stiano recando dai Carabinieri per denunciare l’accaduto. «Ci siamo contattate tramite la community del sito web Matrimonio.com e abbiamo scoperto che c’è almeno una ventina di coppie nelle nostre stesse condizioni - hanno raccontato le due ragazze che abbiamo incontrato giovedì - Perché se la villa era stata venduta questo personaggio ha continuato a proporre ricevimenti e a prendere dei soldi? E perché ora è sparito nel nulla?». Domande che al momento restano senza una risposta.
Tra le coppie anche una vimercatese
Un giorno - quello del loro matrimonio - atteso da tempo e organizzato fin nei minimi dettagli. La chiesa (il Duomo di Monza), gli invitati (quasi duecento tra famigliari, amici e colleghi), nonché la location, la splendida e prestigiosa Villa Orsini Colonna di Imbersago, luogo tra i più ambiti della Brianza per i ricevimenti nuziali. Una cerimonia da sogno, insomma. Solo che qualcosa è andato storto. Telefonate a vuoto e messaggi senza risposta. Fino all’amara scoperta. Villa Orsini aveva chiuso all’improvviso. Senza apparente motivo e senza fornire alcuna spiegazione. Tra le decine di coppie «beffate» a un passo dal matrimonio vi è anche quella formata da Stefano Peduzzi, noto giornalista del territorio, e dalla compagna Silvia Giannini, da pochi mesi diventati genitori del piccolo Gabriel. Dopo otto anni di amore, la coppia ha deciso di fare il grande passo.
«Avevamo scelto Villa Orsini perché in tanti ce l’avevano consigliata - ha spiegato Silvia Giannini - La location era favolosa, ce ne siamo innamorati non appena l’abbiamo vista. Il titolare della società che si occupa dei ricevimenti, poi ci aveva fatto un’ottima impressione. Era gentile e disponibile. E dunque non abbiamo avuto dubbi. Era il posto ideale per noi». La data fissata per il matrimonio era il primo settembre e dunque, non appena avuto l’ok per la location, la coppia - a fine dicembre - ha versato la caparra. Tutto bene, fino a che non è arrivato il momento di definire i particolari del pranzo. «Un mese fa circa abbiamo ricontattato il ristorante per la scelta dei menù - ha ricostruito Giannini - E ci siamo resi conto che l’organizzatore stava prendendo tempo. Non rispondeva alle telefonate e nemmeno ai messaggi». Un campanello d’allarme che qualcosa non andava. «Mai però avremmo potuto immaginare un tale epilogo». Settimana scorsa, infatti, insieme ad altre decine di coppie, hanno scoperto che la villa aveva chiuso i battenti. Senza avvertire nessuno e, soprattutto, senza dare alcuna informazione circa le caparre già versate. Giannini e Peduzzi hanno deciso di sporgere denuncia dai Carabinieri e contestualmente hanno dovuto anche riorganizzare le nozze. «La delusione è stata tanta. Fortunatamente Villa Zanchi ci ha dato subito la sua disponibilità. Ma abbiamo dovuto anticipare le nozze al 30 agosto perché quel giorno nessun ristorante aveva disponibilità». Ora sulla «scomparsa» dell’organizzatore dei matrimoni di Villa Orsini si sta muovendo la Procura di Lecco.