Muore a tre mesi dall’incidente
L’87enne Giancarlo Parravicini era stato investito mentre attraversava via Toti a Bareggia. Per fare luce sulle cause del decesso è stata disposta l’autopsia sul corpo.
Dopo tre lunghi mesi, alla fine non ce l’ha fatta. E’ morto Giancarlo Parravicini, l’87enne lissonese che lo scorso 17 gennaio era stato coinvolto in un drammatico incidente in via Toti a Lissone.
Muore a tre mesi dall’incidente
L’anziano residente in via Casati a Santa Margherita era molto conosciuto nel quartiere «per la sua solarità e la sua grande gentilezza».
Ora sarà l’autopsia disposta sul corpo a fare definitivamente chiarezza e a certificare le cause della morte. Il lissonese lascia due figli, Gabriella e Carlo, e anche quattro nipoti. I funerali sono stati celebrati lunedì della scorsa settimana nella chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta proprio a Santa Margherita, il quartiere dove l’87enne risiedeva da sempre.
Il drammatico incidente
Il pensionato quel tragico lunedì 17 gennaio era stato investito intorno alle 16 mentre stava attraversando via Toti a Bareggia, la strada che separa Lissone dalla vicina Macherio, all’altezza di via Gioberti proprio di fronte al centro commerciale.
A travolgerlo - in maniera del tutto involontaria - un motociclista in sella al bolide che transitava in direzione della rotatoria con via Santa Margherita e via D’Annunzio.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri di Biassono, che erano prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente, era subito sembrato chiaro che l’uomo alla guida dello scooter fosse stato abbagliato dal sole e non avesse quindi visto l’87enne che stava attraversando la strada proprio in quegli istanti.
In via Toti erano anche tempestivamente arrivati i soccorsi con ambulanza e automedica. I sanitari avevano purtroppo confermato la gravità della situazione riscontrando nel pensionato un trauma cranico commotivo e un trauma a un arto inferiore. Giancarlo Parravicini era stato dunque trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano dove i medici avevano stabilito una prognosi di 60 giorni per le lesioni riportate. A tre mesi dall’incidente è poi sopraggiunto il decesso.
Ora, per fare luce sulle cause della morte, è stata quindi disposta l’autopsia sul corpo di cui si attende l’esito. Titolari delle indagini i Carabinieri di Biassono che avevano anche effettuato i rilievi.
Le polemiche sulla sicurezza di via Toti
La pericolosità di via Toti, che è anche la Strada provinciale 173, più volte è stata segnalata alle Amministrazioni comunali sia di Lissone che di Macherio. La Giunta lissonese ad esempio, proprio per intervenire in maniera massiccia, aveva ipotizzato la realizzazione anche di una rotatoria all’incrocio con viale Martiri della libertà. La proposta - condivisa anche dai vicini macheriesi - era stata inserita tra i possibili interventi «finanziabili» con i fondi europei del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza). Ma la Provincia, cui era spettato il compito di valutare i progetti arrivati dai singoli Comuni, aveva bocciato l’iniziativa. L’obiettivo era quello poi di intervenire su tutto l’asse Ovest-Est del tratto stradale che, considerato il lungo rettilineo fino a via Muratori, invoglia gli automobilisti indisciplinati a schiacciare sul pedale dell’acceleratore.