Festa della Liberazione in anticipo, l’Anpi mette sulla graticola il sindaco
Dopo le polemiche sollevate all'associazione, il primo cittadino ha deciso di tendere una mano, spostando l'evento a lunedì

Le celebrazioni della Festa della Liberazione anticipate di un giorno? Per l’Anpi non è stato altro che un modo per «non riconoscere» la giornata del 25 Aprile e di «relegarla ad una “formalità” da assolvere in un qualche modo, qualunque esso sia». Dura condanna da parte dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia nei confronti del sindaco Emanuele Pozzoli e della sua maggioranza. Al centro, la decisione di ricordare il 77esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo domenica 24 e non lunedì 25 aprile. Il programma steso in villa Borella prevedeva infatti la Messa alle 11 in Basilica romana minore, seguita dalla deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti di piazza Corti. Prevedeva, al passato quindi, perché, dopo le polemiche sollevate all'Anpi, il primo cittadino ha deciso di tendere una mano, spostando l'evento a lunedì 25 aprile.
Festa della Liberazione in anticipo, l’Anpi mette sulla graticola il sindaco
Scegliere una data diversa rispetto a quella fissata per la festività nazionale è tutt’altro che una questione di mera forma per l’Anpi che ha aveva rimandato al mittente l’invito inviato dal Municipio.
«E’ grave, evidente ed oggettiva la scelta, di cui il sindaco si è assunto la responsabilità, che vede la città di Besana, per la prima volta nella storia ed unica dei Comuni della provincia di Monza e della Brianza, delegittimare il 25 Aprile», hanno sottolineato Simone Pulici e Fulvio Franchini, rispettivamente presidente della sezione Anpi Triuggio - Alta Brianza e di Anpi Monza e Brianza. E’ grave, continuano, soprattutto «in un momento storico particolarmente tragico, segnato dal dramma della guerra, dove la Festa della Liberazione, oltre che un momento di memoria e unità nazionale, è anche un invito alla riflessione, alla partecipazione: un momento simbolico di pace».
Da qui, la condanna dell’Amministrazione comunale besanese e l’annuncio di una contromanifestazione lunedì 25 aprile. Non ce ne sarà bisogno perchè, come detto, il sindaco ha fatto retromarcia, acconsentendo a spostare le celebrazioni lunedì. Appuntamento alle 10.30 in piazza Corti per la Ddeposizione corona d'alloro presso
il monumento ai caduti. Non è prevista la messa.
«E’ necessario polemizzare ogni anno?»
«Avevamo anticipato il momento istituzionale alla domenica per consentire ad un maggior numero di besanesi di prendervi parte».
Così il sindaco Emanuele Pozzoli.
«Personalmente - garantisce - presenziare la domenica o il lunedì non cambia nulla e avremmo potuto confrontarci su questo aspetto meramente organizzativo serenamente sentendoci, anche per e-mail, come successo la scorsa settimana».
Il primo cittadino, seppur con «serenità e volontà di dialogo», non ha risparmiato un appunto all’Anpi.
«Invito l’associazione a riflettere sull'uso all'apparenza necessario della polemica intorno al 25 Aprile - ha detto - Negli anni questo atteggiamento ha fatto percepire alla grande maggioranza degli italiani il 25 Aprile come una festa di parte, una proprietà privata, alla quale "gli altri" non possono prendere parte, pena la pronta, ferma, a volte, veemente polemica. Viviamo un tempo che ci impone calma, buonsenso e collaborazione. Elementi che nelle nostre piccole comunità dovrebbero più facilmente trovare dimora».