Sanità

Cura della colite ulcerosa: Vimercate tra i primi 5 ospedali d'Italia

Un ambulatorio dedicato che segue circa 400 pazienti.

Cura della colite ulcerosa: Vimercate tra i primi 5 ospedali d'Italia
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L’ospedale di Vimercate è segnalato dalla piattaforma web dovesalute.it (che valuta le strutture sanitarie sulla base dell’analisi statistica dei dati di trattamento e attività) tra i primi 5 a livello nazionale per la diagnosi e la cura della retto colite ulcerosa.

Sette casi ogni 100mila abitanti

La malattia è una delle due patologie croniche infiammatorie dell’intestino, insieme al morbo Crohn. Interessa, più o meno estesamente, il colon e il retto.

In Italia l'incidenza della RCU è di circa 7 nuovi casi ogni 100.000 abitanti l'anno, con un trend in aumento. Nel nostro Paese si calcola che siano circa 150.000 le persone che soffrono di retto colite ulcerosa.

Pur non conoscendo con esattezza le cause che la determinano, gli specialisti spiegano che essa derivi dall'interazione tra fattori genetici, ambientali, immunologici e microbiologici.

A Vimercate un ambulatorio dedicato

Nell’ambito dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Endoscopia dell'ospedale di Vimercate,  diretta da Marcella Berni Canani, opera una ambulatorio dedicato alla retto colite ulcerosa e in generale alle malattie intestinali infiammatorie. Responsabile della struttura è Renzo Shalling: lo specialista ricorda che il trattamento terapeutico è medico farmacologico. La chirurgia interviene soltanto in caso di complicanze, arrivando anche alla resezione integrale del colon.

“A Vimercate garantiamo la diagnosi della malattia (con il supporto endoscopico, radiologico e anatomopatologo) e la presa in carico della sua cronicità”, ricorda Shalling.

Circa 400 i malati con patologia cronica intestinale seguiti dall’Ambulatorio: provengono in gran parte, ma non solo, dalle aree afferenti all’Ospedale.

“E tuttavia ogni anno – conferma Shalling - tendiamo ad acquisire sempre più nuovi casi. Mi ricordo che quando abbiamo avviato l’attività, oltre 10 anni fa, erano una trentina i pazienti seguiti”.

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