Vimercate

Processo per la bancarotta di Bames, le accuse incrociate dell'ex ad e dei sindacati

Luca Bertazzini punta il dito contro i sindacati; l'ex segretario di Fim Cisl replica e chiede di essere sentito in aula.

Processo per la bancarotta di Bames, le accuse incrociate dell'ex ad e dei sindacati
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Per l'ex amministratore delegato l'origine della crisi è da imputare ai sindacati. Per questi ultimi, invece, fu proprio lui a non rispettare gli accordi dando il via a quell'effetto domino che portò al fallimento e all'avvio del processo per bancarotta fraudolenta.

Processo per bancarotta fraudolenta

Entra nel vivo il processo che vede imputati per bancarotta fraudolenta 8 dirigenti delle società  Bames e Sem, del comparto ex Celestica di Vimercate, che facevano parte del gruppo Bartolini progetti, di Vittorio Romano Bartolini, anche lui alla sbarra.

In aula l'ex amministratore delegato Luca Bertazzini

Dopo infiniti rinvii mercoledì scorso si è tenuta la prima udienza dell'anno, molto attesa, nell'aula allestita nella sede della Provincia di Monza e Brianza. Ad essere chiamato a deporre è stato Luca Bertazzini, uno degli imputati, ex amministratore delegato di Bames e prima ancora di Ibm e Celestica.

"Ho cercato in ogni modo di salvare gli 850 lavoratori"

In aula Bertazzini ha respinto le accuse dichiarando di essersi adoperato in ogni modo, "determinando anche la mia rovina professionale", per cercare di salvare gli 850 lavoratori nel passaggio da Celestica a Bartolini.

"Operazione fallita per colpa dei sindacati"

Operazione che in sostanza non sarebbe riuscita, determinando la crisi delle aziende per colpa, secondo Bertazzini, dei sindacati, che non avrebbero accettato la necessaria riduzione degli stipendi.

Luca Bertazzini

La replica dell'ex sindacalista

Respinge le accuse al mittente Gigi Redaelli, ex segretario provinciale di Fim Cisl, sin dal primo momento al fianco dei lavoratori di Celestica prima e di Bames e Sem poi.

"Secondo Bertazzini hanno sbagliato tutti, tranne lui"

"La comoda verità o meglio la verità di comodo di chi ha delle colpe e delle responsabilità e trova più facile “scaricarle” sugli altri - ha scritto in una nota Redaelli replicando a Bertazzini -  Nella lunga deposizione fatta nell’aula del processo Bames  viene fatto apparire che hanno sbagliato tutti, tranne Bertazzini. La curatela che non è stata in grado di fare i conti, il consulente incaricato da Pubblico Ministero che ha sbagliato tutto. La colpa di quello che è successo è del sindacato e degli ex dipendenti (in particolare chi si è costituito parte civile)".

"Si è dimenticato di tutte le sue responsabilità"

"Il problema secondo Luca Bertazzini era il costo del lavoro!  - prosegue l'ex sindacalista - La nostra colpa, la colpa di Fim e Fiom e della RSU, è stata quella di aver cercato di difendere il reddito dei lavoratori e delle lavoratrici. Dichiara anche di aver dato dei soldi per integrare la CIGS, peccato che questi soldi erano un anticipo sul TFR dei dipendenti. Bertazzini si dimentica completamente delle sue responsabilità, in primis e in particolare di chi dopo poco più di un mese dalla firma del protocollo di reindustrializzazione (firmato anche dalle Istituzioni) ha annunciato, in qualità di Amministratore delegato e Presidente di Celestica Italia, la vendita di tutte le attività e gli immobili di Celestica Italia alla Bames di Bartolini Romano e subito dopo aver fatto questa operazione ne diventa Amministratore delegato".

"Stravolto completamente il senso del protocollo firmato a suo tempo"

"Nel fare questa operazione viene stravolto completamente il senso del protocollo (sottoscritto anche da Bertazzini)  - precisa ulteriormente Redaelli - che doveva vedere la presenza dei tre soggetti industriali che prendevano in carico i dipendenti provenienti da Celestica con lo schema sotto riportato".

· Per Bartolini Progetti: il mantenimento di 300 lavoratori tramite l’acquisizione della societa’ Celestica Italia;

· Per Digital Television: assorbimento di 200 lavoratori di Celestica Italia;

· Per Telit Communcations: assorbimento di 350 lavoratori tramite l’acquisizione della società SEM e l’assunzione di lavoratori Celestica Italia;

"Ha tenuto in azienda tutti i dirigenti"

"Con la vendita di Celestica a Bames, le cose sono andate in maniera diversa, perché 550 dipendenti (su 850 rimasti a quella data) non sono mai stati assunti da Digital Television e da Telit, ma hanno lavorato per queste due aziende (a norma di legge) con la forma del distacco da Bames e/o Sem di cui hanno continuato ad essere dipendenti. Bertazzini ha tenuto in azienda tutti i dirigenti (provenienti da Celestica e ancor prima da IBM), in una logica senza senso in rapporto al numero degli addetti rimasti e soprattutto per quelli che erano previsti nella struttura di Bames (300)….“il problema era il costo del lavoro”.

"Spero di poter essere sentito in aula"

Gigi Redaelli non si limita però alla replica e chiede di poter essere sentito in aula:

"Mi dispiace che a suo tempo il Giudice abbia ritenuto di non inserirmi nei testi portati dai nostri avvocati di parte civile e a questo punto dopo queste dichiarazioni, auspico di poter essere sentito e poter dire la mia su questa drammatica vicenda", ha concluso.

 

 

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