Iniziati i lavori di Casa Lilt a Monza: spazi e servizi per prevenzione, diagnosi e cura
Il nuovo centro sarà su cinque piani e offrirà tre livelli di prevenzione oltre ai servizi per i malati più fragili.
Con la prima simbolica picconata, sono partiti i lavori di realizzazione di Casa LILT, proprio nell’anno in cui l’Associazione celebra 50 anni di presenza sul territorio di Monza. L’ambulatorio di via San Gottardo, nel cuore della città, raddoppierà gli spazi grazie alla ristrutturazione totale e all’annessione dei due piani superiori.
Iniziati i lavori di Casa Lilt a Monza: spazi e servizi per prevenzione, diagnosi e cura dei tumori
Con Casa LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori di Milano Monza Brianza dà vita a un polo di prevenzione oncologica che opera su tre livelli: prevenzione primaria per diffondere la cultura della salute; prevenzione secondaria per diagnosticare il tumore in fase precoce; prevenzione terziaria per garantire benessere a chi è malato.
Accoglienza, ascolto e aiuti
Ma in quanto “casa” sarà anche un luogo dedicato all’accoglienza e all’ascolto dei malati più fragili, che potranno contare su tutti i servizi di assistenza dell’Associazione: accompagnamento alle terapie e fornitura di presidi, assistenza sociale e sussidi economici, presenza dei volontari nel reparto di Oncologia del San Gerardo. Settecento metri quadrati, 5 piani, 6 sale mediche, 1 palestra di riabilitazione, 2 sale per la fisioterapia, 1 studio di psiconcologia, 6 uffici di assistenza e altre attività di missione.
Sono alcuni dei numeri di Casa LILT che, a regime, potrà effettuare 36 mila esami e visite di diagnosi precoce oncologica e assistere 1.000 malati all’anno. Tutto questo con la qualità LILT: un team medico specializzato in oncologica, attrezzature diagnostiche di ultima generazione, tempi di attesa brevi, attenzione al paziente e finalità sociale.
Cento nuove diagnosi al giorno in Italia
“LILT ha aperto il suo primo ambulatorio nel 1963 proprio in Brianza e 50 anni fa quello di Monza – spiega Gianfranco Scaperrotta, direttore sanitario di LILT Milano Monza Brianza –. In tutto questo tempo per molte persone siamo diventati un punto di riferimento
sul territorio per la diagnosi precoce oncologica. Oggi il tumore fa meno paura di quando abbiamo iniziato la nostra missione perché possiamo individuare carcinomi millimetrici. È una malattia cronica che accompagna 1 persona su 17 per tutta la vita, con 100 nuove
diagnosi al giorno in Italia. Perciò curare non basta più, bisogna imparare a convivere con il tumore. Casa LILT risponde all’esigenza di una prevenzione per tutti e su misura: un polo oncologico a tutto tondo che si occupa di salute e benessere prima, durante e dopo la
malattia”.
La storia dell'associazione a Monza
L’Associazione è presente a Monza da mezzo secolo: dal 1972 in via Lecco e poi dal 2003 nello Spazio LILT di via San Gottardo, una palazzina di cinque piani frutto di un lascito testamentario. Il gesto di solidarietà da parte di una cittadina monzese che credeva nella
missione dell’Associazione.
“Sostenere la ricerca, la cura e l’assistenza significa dare ossigeno alla speranza: per questo siamo orgogliosi di avere qui a Monza Casa LILT – spiega il Sindaco Dario Allevi. Una presenza di mezzo secolo in città a servizio della salute pubblica in cui la parola chiave è alleanza: quella con le altre strutture sanitarie di eccellenza, quella con il generoso mondo del volontariato, quella tra le istituzioni cittadine. A quanti stanno vivendo la lotta contro questa malattia ribadiamo l’invito a chiedere il giusto sostegno per non sentirsi soli e per condividere i migliori percorsi personalizzati di cura e di guarigione: ringrazio LILT per la professionalità e la profonda umanità che dedicano a questo straordinario servizio”.
Donazioni
Casa LILT, che aprirà le porte in autunno, è un progetto ambizioso del valore di 2 milioni di euro. Un impegno significativo per l’Associazione non profit che chiede aiuto alla comunità e alle aziende del territorio per vincere la sfida. Si può sostenere il polo oncologico in tanti modi: da una piccola donazione fino all’adozione di una sala medica o di un piano intero. Oppure partecipando agli eventi di LILT, come la storica marcia Formula Uno in programma per il 2 giugno in Autodromo.