Da Fratelli d'Italia a Fratelli di Lesmo: scoppia il caso della lista "civetta" che sostiene Desiderati
Il candidato sindaco di Lega e Forza Italia avrà il sostegno di due civiche, entrambe però finite sotto accusa per motivazioni differenti
Da Fratelli d’Italia a «Fratelli di Lesmo» il passo è davvero breve. E la polemica è servita. Perché se già prima non correva buon sangue, ora è veramente guerra aperta tra gli schieramenti del centrodestra in vista delle imminenti elezioni.
Da Fratelli d'Italia a Fratelli di Lesmo: scoppia il caso della lista "civetta" che sostiene Desiderati
La campagna elettorale di Lesmo si accende di colpo e al centro della contesa finiscono (ancora una volta) i simboli. In particolare quelli delle liste civiche accostate alla candidatura di Marco Desiderati, che proprio non sono piaciuti alla coalizione del rivale Luca Zita. Tra i loghi di Lega e Forza Italia, decisamente a sorpresa, ne sono spuntati altri due sui volantini distribuiti nel fine settimana: "Fratelli di Lesmo" e "Il Campanile". Movimenti civici che però, per il nome nel primo caso e per il simbolo nel secondo, sono finiti nella bufera. Gli alleati di Zita, tra cui proprio il partito Fratelli d’Italia, non hanno proprio gradito la trovata e, attraverso un durissimo comunicato stampa, hanno attaccato il diretto avversario.
"Domenica la politica lesmese ha vissuto quello che può essere definito il peggior capitolo degli ultimi 10 anni. La lista di Marco Desiderati ha distribuito durante la mattinata, un volantino elettorale molto discusso. Al centro dell’attenzione l’uso improprio e vietato per legge di una cosiddetta “lista civetta”. E’ evidente, infatti, il richiamo al partito di Giorgia Meloni. La scelta discutibile del candidato sindaco nasce dal fatto che lo stesso Desiderati, Carlo Colombo e Paola Gregato, contravvenendo agli accordi già presi al tavolo provinciale, non abbiamo deciso di appoggiare la candidatura di Luca Zita, espressa da Fratelli d’Italia"
"Fratelli d'Italia sta con Zita"
Una nota alla quale hanno fatto seguito anche alcune prese di posizione piuttosto pepate da parte del coordinatore provinciale di FdI, Rosario Mancino e del consigliere regionale Federico Romani:
"La scorrettezza della lista di Desiderati, appoggiata dalla Lega e da Forza Italia, è evidente. Utilizzano una lista civetta per cercare di recuperare voti facendo credere che il primo partito d’Italia appoggi la sua candidatura a sindaco. Niente di più falso. Durante il tavolo provinciale era stata espressa la candidatura di Zita, la Lega ha voluto rompere gli accordi e ora vuole il voto di Fratelli d’Italia? Una domanda ai cittadini di Lesmo: Volete un sindaco come Desiderati che dimostra solo scorrettezza?".
La replica di Desiderati
Sotto accusa anche il simbolo della civica "Il Campanile": da normativa nazionale, infatti, nessun movimento politico può infatti essere contrassegnato da qualsiasi riferimento a edifici religiosi o luoghi di culto di qualunque genere. Dal diretto interessato, per il momento, poche parole che però fanno capire come la questione non sia certo esaurita qui:
"Per il momento preferisco non replicare alle polemiche: darò ogni spiegazione nel corso della presentazione della mia lista in programma nei prossimi giorni. Posso dire però che sto facendo delle valutazioni su alcuni possibili cambiamenti visto che i loghi non sono ancora stati depositati ufficialmente. Se gli altri contendenti vogliono fare ricorso, lo facciano: l’ultima parola spetta alla Commissione circondariale".
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