Tensione sulla campagna elettorale: minacce di morte e insulti al sindaco Allevi sui manifesti
Il primo cittadino risponde "A chi sa spruzzare solo veleno rispondo che la Politica in cui credo si confronta sui fatti e sulle proposte".

Minacce di morte e insulti nei confronti del sindaco di Monza Dario Allevi. Sono quelli che sono apparsi nei giorni scorsi sui manifesti elettorali sparsi per la città in vista delle prossime elezioni del 12 giugno, cui Allevi è candidato.
Tensione sulla campagna elettorale: minacce di morte e insulti al sindaco Allevi sui manifesti
In seguito all'episodio il primo cittadino monzese, sulla sua pagina Facebook, ha voluto condannare quella che lui stesso ha definito "una mossa sleale".
"Manca poco più di un mese al 12 giugno, non siamo ancora entrati nel vivo del confronto elettorale e qualcuno ha già scelto di inquinare il terreno di gioco - ha scritto Allevi sulla sua pagina Facebook nelle ultime ore.
Una mossa sleale quella di abbassarsi alle ingiurie, forse suggerita dalle prime uscite fuori luogo di qualche onorevole che - sbarcato per la prima volta nella nostra città per sostenere la propria parte politica - non ha trovato nulla di più intelligente da dire che denigrare e squalificare il sottoscritto. Io a questo vile gioco al ribasso non ci sto: a chi sa spruzzare solo veleno rispondo che la Politica in cui credo si confronta sui fatti e sulle proposte, non sulle risposte alle minacce di morte".
Il comunicato
Nelle ultime ore è arrivata anche una nota ufficiale firmata da Forza Italia Monza, Associazione Noi con Dario Allevi, la segreteria cittadina della Lega e il circolo territoriale di Fratelli l'Italia che condanna duramente quanto accaduto:
Manifesti strappati, scritte ingiuriose o peggio ancora vere e proprie minacce di morte nei confronti del Sindaco di Monza Dario Allevi. Non accusiamo nessuno ma sia ben chiaro che un pessimo clima si sta instaurando in città, da quando i manifesti elettorali affissi per le vie di Monza vengono sistematicamente presi di mira come se fossero bersagli di una guerra dichiarata solo dai soliti ignoti. Non ci vogliono molte righe per esprimere dura condanna e piena solidarietà nei confronti di Dario Allevi. Ci auguriamo che anche le altre forze politiche facciano altrettanto con fermezza, non abbandonandosi al lassismo di chi giustifica con il silenzio tali gesti. “Non si tratta di persone che sbagliano” come venivano giustificate nei tempi bui di cui oggi ricorre l’anniversario di uno dei loro atti più efferati. Sono solamente degli idioti che si nascondono dietro una “gelida” manina. Se sperano di spaventarci hanno capito male. Anzi malissimo. Continuiamo insieme