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A Monza
Mamma anatroccolo e i suoi dieci cuccioli recuperati a ridosso della ferrovia
Rocambolesco salvataggio da parte dei volontari Enpa nella giornata di mercoledì 4 maggio.
Un'altra famigliola di germani salvata grazie all'accortezza di due monzesi e dal tempestivo intervento dei Volontari Enpa.
Mamma anatroccolo e i suoi dieci cuccioli recuperati a ridosso della ferrovia
Il recupero è avvenuto mercoledì 4 maggio in una corte di via San Gottardo a Monza. Un condomino, accortosi di una femmina di germano reale con i suoi 10 piccoli, è riuscito a mettere gli anatroccoli al sicuro in una scatola di cartone. Ma mamma germana,
come spesso accade, se ne è andata via, volando sul terrapieno sotto al palazzo, proprio di fianco alle rotaie della ferrovia. Nel frattempo Daniele, un altro condomino della corte, ha chiamato ENPA per chiedere aiuto.
Il vento ha complicato le cose…
Mentre le operatrici ENPA Lara e Federica si recavano sul posto, la scatola che conteneva i piccoli, posta su un muretto, per una folata di vento è caduta anch’essa su terrapieno, a lato della linea ferroviaria, proprio dove si trovava la mamma. A questo punto il problema per le due operatrici Enpa era come scendere e raggiungere la famigliola in una zona interdetta al pubblico. È stato a questo punto necessario chiedere l’intervento urgente dell’ufficio manutenzione di Ferrovie dello Stato.
Alla chiamata hanno risposto Carmelo e Angelo, due tecnici della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che, aprendo un cancello, hanno consentito a Lara e Federica di scendere e recuperare mamma e piccoli, trovati in buone condizioni nonostante la caduta, anche se
molto assetati. Per fortuna la mamma è stata bravissima durante il recupero ed è rimasta tutto il tempo vicino ai suoi piccoli.
Si è trattato quindi di un recupero davvero rocambolesco anche perché, mentre i piccoli erano nella scatola, uno dei condomini si era accorto della presenza di una grossa biscia nelle vicinanze e si è adoperato per tenerla lontano dai piccoli germani. L’intera famigliola è stata immediatamente portata nel Parco di Monza e liberata in una zona tranquilla del fiume Lambro.
