Il gesto

Imprenditore di Carate dona 100mila euro al Comune

La Brianza Plastica, fondata nel 1962 da Giuseppe Crippa, ha messo a disposizione una importante somma per i profughi ucraini ospitati in città.

Imprenditore di Carate dona 100mila euro al Comune
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Una maxi donazione da 100mila euro al Comune di Carate Brianza  per far fronte ai bisogni più urgenti ed offrire concreto sostegno ai profughi ucraini che hanno trovato rifugio in città dopo la fuga dai missili e dai bombardamenti russi.

Brianza Plastica a fianco dei profughi ucraini di Carate

Un gesto importante e generoso quello arrivato nei giorni scorsi a Palazzo dalla «Brianza Plastica Spa», azienda fondata nel 1962 da Giuseppe Crippa, oggi leader a livello europeo nel settore nel settore delle coperture civili e industriali. La famiglia Crippa (insieme al padre Peppino, classe 1934, ci sono i tre figli Alberto, Paolo e Cristina, ndr) ai vertici della società con sede in via Rivera ha già effettuato l’ingente bonifico nelle casse comunali con una donazione straordinaria la cui accettazione verrà deliberata nei prossimi giorni dalla Giunta di Carate guidata dal sindaco Luca Veggian.
La somma - secondo quanto espressamente chiesto dall’azienda caratese - dovrà essere esclusivamente utilizzata per la gestione dell’emergenza profughi.

A Carate Brianza - secondo gli ultimi dati resi noti a metà aprile in Aula dal sindaco - sono 60 i cittadini ucraini arrivati in città dall’inizio del conflitto: di questi 41 sono donne e 19 gli uomini. Ventuno, invece, i minori in età scolare: sei in età da scuola dell’infanzia, cinque da scuola primaria, due in età da scuole medie e otto ragazzi in età da scuola superiore.

I ringraziamenti del sindaco

«Questa donazione - ha spiegato Veggian - ci permetterà innanzitutto di integrare ulteriormente, e in maniera significativa, le forme di intervento che abbiamo già messo in campo, a cominciare dalle esenzioni totali sulle tariffe per i servizi scolastici come mensa, trasporto, pre e post scuola per gli studenti ucraini fino all’integrazione del servizio del mediatore linguistico nelle classi resosi necessario per gestire al meglio l’inserimento e l’accoglienza. Utilizzeremo poi il sostegno dell’azienda per aiutare le famiglie che ospitano profughi anche nella forma del pagamento dei canoni di locazione degli immobili messi inizialmente a disposizione, ma che il perdurare dell’emergenza può far venire meno. Non posso che esprimere a nome dell’Amministrazione comunale il grazie sincero per questa importante donazione che testimonia il cuore grande e generoso di una realtà produttiva e storica che ha dato e continua a dare lustro alla città e al nostro territorio per lungimiranza e capacità imprenditoriale e che, oggi, diventa parte attiva nel sostegno a uomini e donne che hanno perso tutto e che chiedono accoglienza. Il mio grazie alla famiglia Crippa diventa l’auspicio che altre realtà imprenditoriali possano prendere a esempio questa forma di slancio umano verso i bisogni del prossimo».

Una azienda di successo

Per «Brianza Plastica» una scelta di valori e cultura aziendale che il presidente Giuseppe Crippa, classe 1934, («cresciuto sotto le bombe in una famiglia numerosa dove si è fatto l’impossibile per risparmiare la fame alla prole, senza perdere mai la speranza nel futuro» come ha ricordato nel suo libro autobiografico «Partita doppia») ha trasmesso e fatto metabolizzare ai figli.
Fondata 60 anni fa, l’azienda oggi ha quattro siti produttivi in Italia (uno a Ferrandina in Basilicata, due in provincia di Rovigo e uno a Ostellato in provincia di Ferrara), oltre a una sede commerciale in Francia e un sito logistico commerciale negli Stati Uniti nell’Indiana ed è attualmente uno dei maggiori produttori europei di laminati piani in fibra di vetro in lastre e rotoli realizzati con due diverse tecnologie produttive: la laminazione continua a caldo e la laminazione discontinua a freddo. Conta 300 dipendenti, un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro e un export che vale il 60 per cento.

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