L'ANC Brugherio impegnato nell'addestramento sul rischio idrogeologico e sulla salvaguardia dei beni culturali
In città l’assistenza agli accessi durante la Festa dei fiori mentre nel lodigiano l’organizzazione di due momenti formativi dedicati all'ambiente e agli interventi in caso di alluvione..
Nel weekend del 14 e 15 maggio il nucleo ANC è stato impegnato sia a Brugherio che nel Lodigiano. In città ha svolto, assieme al locale Gruppo Alpini e al Cisom della provincia di Monza Brianza, l’assistenza agli accessi durante la Festa dei fiori.
L'ANC Brugherio impegnato nell'addestramento sul rischio idrogeologico e sulla salvaguardia dei beni culturali
Il giorno 15, una parte dei volontari, si è spostata a San Rocco al Porto, in provincia di Lodi, per l’organizzazione di due momenti formativi: il mattino l’addestramento sul rischio idrogeologico facente parte del corso A2-05 (accreditato in Polis Lombardia) e nel pomeriggio quello sulla salvaguardia dei beni culturali.
La parte legata all’alluvione, condotta dai volontari di San Rocco al Porto, ha visto una trentina di partecipanti impegnati in attività pratiche (realizzazione di sacchi di sabbia, utilizzo dei teli, ecc.) e visite guidate sui punti sensibili del territorio adiacenti al fiume Po (argini maestri, pennelli arginali, argini fusibili, ecc.).
Simulato recupero di documenti a seguito di alluvione
Nel pomeriggio si è invece tenuta la parte di addestramento sui beni culturale, a cui hanno partecipato altri 30 volontari provenienti da varie province lombarde (Monza Brianza, Bergamo, Varese, Milano) e da altre regioni (Piemonte e Sicilia).
Lo spazio utilizzato per le attività, messo a disposizione dal Comune di san Rocco al Porto, è stato l’archivio comunale, dotato di armadi compattabili. In questi luoghi è stato simulato il recupero di documenti e libri bagnati (realmente) a seguito di un alluvione. Questo tipo di danno può essere causato anche da perdite idrauliche (tubazioni rotte) oppure a seguito di incendi spenti con l’utilizzo di idranti.
Le attività prevedevano l’accesso ai locali dell’archivio, ormai privi di acqua, il recupero dei beni cartacei bagnati, la loro catalogazione e l’invio verso tre possibili “destinazioni”. Il materiale prelevato arrivava ad una stazione di “triage” dove dei volontari simulavano i professionisti che avrebbero verificato il grado di umidità del bene definendolo bagnato, umido oppure asciutto. Nel primo caso i beni cartacei venivano censiti, fotografati, imbustati e inseriti in contenitori (possibilmente refrigerati) per il loro congelamento e successivo recupero/restauro tramite il processo di sublimazione. Nel caso di beni umidi, questi venavo messi in asciugatura mediante la tecnica dell’interfoliazione oppure con separatori che ne permettessero l’areazione.
Dato che i locali dell’archivio dopo l’alluvione sarebbero risultati completamente umidi, l’addestramento prevedeva anche la movimentazione dei documenti/libri asciutti per prevenire eventuali danni (muffe, fughi, ecc.). Questa operazione consisteva nel loro recupero tracciando le coordinate del punto di prelievo (stanza, armadio, scaffale, ripiano, ordine di posizione), il trasporto verso altri locali per poi il successivo ritorno nella sede originale.
Il nucleo ANC di Brugherio ha gestito la parte amministrativa per l’addestramento idrogeologico e le parti amministrative e didattiche per quello sui beni culturali, si è spostato con due mezzi, otto volontari e tutto il materiale (libri da bagnare, ecc.) e le attrezzature (tavoli, carrelli, ceste, ecc.) necessari alle attività.