La riqualificazione di piazza Dante finisce tra polemiche e denunce
A tre giorni dalle elezioni la Giunta ha adottato un Piano Integrato di Intervento per la sistemazione della piazza, scatenando però la durissima reazione del candidato Desiderati. E il sindaco Antonioli è pronto a presentare una querela.
La riqualificazione di piazza Dante finisce tra polemiche e denunce. A tre giorni dalle elezioni scoppia il caso intorno al progetto adottato in extremis dall'Amministrazione comunale. Il candidato sindaco Marco Desiderati ha infatti diramato un pesante volantino di denuncia, al quale ora l'attuale primo cittadino Roberto Antonioli intende rispondere con una querela.
La riqualificazione di piazza Dante finisce tra polemiche e denunce
Pomo della discordia, la riqualificazione di piazza Dante. Lo scorso 31 maggio (a 11 giorni dalle elezioni) la Giunta ha infatti deliberato l'adozione di un Piano Integrato di Intervento, già contenuto all'interno della variante al Pgt varata negli anni scorsi, che darà la possibilità di mettere mano non solo alla piazza, ma anche all'intero stabile delle ex scuole elementari. L'intenzione dell'Amministrazione è infatti sempre stata quella di intervenire, mediante sinergia con un operatore privato, sullo spazio aperto pubblico con un importante progetto di recupero urbanistico a favore della comunità, lasciando allo stesso privato la possibilità di realizzare all'interno dello stabile unità abitative (al primo piano), spazi commerciali (al piano terra) e un parcheggio interrato. L'operazione prevedrebbe la demolizione di tutto il comparto ad eccezione dell'ex Municipio, all'interno del quale potrebbero trovare posto anche i distaccamenti di alcuni uffici pubblici.
"Si tratta di un atto assolutamente non vincolante, ma che dà seguito alla variante del Pgt già adottata in passato - ha spiegato l'assessore Giuseppe Adamino - La nostra visione di Piazza Dante è chiara e abbiamo voluto confermarla con questa adozione che era in programma già da tempo, ma che non rappresenta alcun vincolo per il futuro. L'iter, infatti, prevede che dopo un periodo aperto alle osservazioni dei cittadini si possa procedere con l'approvazione del Piano Integrato di Intervento e un'eventuale manifestazione di interesse per i privati: qualora invece non ci fosse intenzione di portarlo avanti, esso può decadere senza alcuna ripercussione"
L'attacco di Desiderati
L'adozione giunta in extremis non è però piaciuta affatto al candidato sindaco Marco Desiderati, che attraverso un volantino firmato ha voluto denunciare l'accaduto:
"Per dieci anni quelli di Lesmo Amica hanno raccontato di essere contro la cementificazione e che avrebbero condiviso le scelte più importanti con i cittadini - si legge in un estratto del manifesto - Invece a 11 giorni dallo scadere del loro mandato hanno approvato in Giunta la vendita delle vecchie scuole elementari e medie di piazza Dante a un privato. Una colata di cemento di circa 20mila metri cubi in centro paese a totale destinazione residenziale e commerciale. Un progetto totalmente inutile per Lesmo, ma utile soltanto a chi l'ha approvato e al privato che lo realizzerà. Antonioli, Franchini e Montorio come quelli delle tre tavolette: vi raccontano panzane, ma le cose serie le tengono ben nascoste"
La denuncia di Antonioli
Un'entrata a gamba tesa davanti alla quale l'attuale sindaco Antonioli è pronto a intervenire e adire le vie legali:
"Le affermazioni del candidato Desiderati sono gravissime oltre che false e inaccettabili sotto ogni punto di vista. Per questo motivo ho già preso accordi con i Carabinieri della stazione di Arcore e questa mattina mi recherò personalmente per sporgere denuncia in quanto sussistono tutti gli elementi per una diffamazione"