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Inizia la scuola, ma prima occorre vaccinarsi
Servizio speciale: addio immunità di gregge in Brianza. Oltre il 5% senza copertura. Il medico assessore: "Disagi in vista"
Inizia la scuola, ma prima occorre vaccinarsi
L'analisi della situazione in Brianza
Il decreto del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, convertito in legge lo scorso 28 luglio, ha complicato la vita di genitori e dirigenti scolastici. In futuro, se non interverranno modifiche, probabilmente le procedure si semplificheranno, ma per il momento la situazione non è certo serena. Basta fare un giro sulle piazze virtuali del web per accorgersene. Genitori che domandano cosa fare e a quali rischi vanno incontro se i loro figli non sono ancora vaccinati. In apprensione soprattutto quanti hanno alunni che frequentano asili nido e scuole dell’infanzia. Tempo qualche settimana e tutto si sistemerà? Speriamo. Intanto, nell’intento di dare una mano ai genitori, in questo servizio forniamo indicazioni utili a mamme e papà.
I dati dell'Ats (ex Asl)
Oltre il cinque per cento dei bimbi e ragazzi brianzoli non risulta in regola con le vaccinazioni. Questo il dato diffuso dalla Ats della Brianza (ex Asl) che comprende tutti i paesi delle province di Monza e Lecco. I nati dal 2001 al 2016 del nostro territorio sono 173.306; quelli inadempienti, anche parzialmente, al vaccino esavalente (che riguarda poliomielite, difterite, tetano, pertosse, haemophilus Influenzale tipo b ed epatite b) sono 9.221, pari al 5,3% mentre quelli inadempienti ai vaccini che immunizzano da morbillo, parotite e rosolia (sintetizzati con la sigla MPR) sono 9.909, pari al circa 5,7%.
Le interviste all'assessore Maffè e ai presidi
«La legge scarica sul personale scolastico un compito che non rientra nelle loro competenze». L’assessore all’Istruzione Pier Franco Maffè non nasconde che la nuova normativa, così come è stata pensata, porterà non pochi disagi. Sulla stessa linea anche alcuni dei dirigenti scolastici dei plessi monzesi.
