L'indagine

Avrebbe sottratto 350mila euro dal conto dell'ex partito, indagato il senatore Paolo Romani

L'indagine è condotta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Milano ed è coordinata dalla Procura di Monza.

Avrebbe sottratto 350mila euro dal conto dell'ex partito, indagato il senatore Paolo Romani
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L'ex ministro ed ex assessore del Comune di Monza Paolo Romani è accusato dalla procura di Monza di aver sottratto circa 350mila euro dai conti dell'ex partito Forza Italia.

Il senatore Paolo Romani indagato per peculato

Paolo Romani attuale senatore di 'Cambiamo' ed ex esponente di spicco di Forza Italia nonché assessore all'Urbanistica del Comune di Monza, oggi 74enne, è stato convocato in Tribunale a Monza nei giorni scorsi per essere sottoposto ad interrogatorio nell'ambito del procedimento penale  - in fase di indagini preliminari - che lo vede indagato per peculato.

L'attività di indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Milano sotto la direzione della Procura monzese, trae origine da varie segnalazioni di operazioni sospette.

Le operazioni sospette

In particolare, secondo l'accusa, Paolo Romani, all'epoca in cui era capogruppo del Pdl e poi Fi, si sarebbe appropriato di "83 mila euro" che si trovavano sul conto corrente acceso dal partito "Gruppo Parlamentare Forza Italia" presso un istituto bancario di Palazzo Madama e di cui aveva la delega. Il denaro  - come si legge nella nota della Procura - sarebbe stato prelevato tramite emissione di quattro assegni emessi a sua firma e a sé intestati, poi versati sul proprio conto corrente.

Le Fiamme gialle hanno ricostruito altre due operazioni sospette.

Una in cui, tra il 2016 e il 2018, Paolo Romani e Domenico Pedico (imprenditore anche lui indagato)  "agendo in concorso tra loro in esecuzione di un medesimo disegno criminoso" - si legge nella nota della Procura - "si appropriavano dell'importo complessivo di 180.500 euro che prelevavano mediante emissione, da parte di Romani Paolo, di assegni a valere" sul conto del partito "per euro 15mila a favore di Pedico Domenico e per euro 165.500 euro a favore della Cartongraf D&K srl (attualmente Graf D&K srl in liquidazione)".

Gli assegni sarebbero stati incassati dall'imprenditore Pedico su conti correnti a sé riferibili "con successiva e quasi integrale ed immediata restituzione dei relativi importi a Romani”.

Infine a Romani la Procura di Monza contesta anche l’appropriazione, sempre dal conto intestato al Gruppo Parlamentare Forza Italia, di 95.348,31 euro corrisposti a molteplici soggetti “per finalità estranee a quelle indicate nel Regolamento del Senato mediante assegni emessi in relazione ad interessi personali”.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere

Il senatore, nel corso dell'interrogatorio dei giorni scorsi si è avvalso della facoltà di non rispondere, rendendo invece "spontanee dichiarazioni ed allegando la memoria difensiva con la quale si è riservato di produrre ulteriore documentazione" - ha fatto sapere la Procura.

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