Il Consiglio dell'Unione salta per troppe assenze, a Mezzago è scontro aperto
"Mezzago Democratica" ha lasciato l'assise dopo aver appreso della mancanza di due consiglieri di maggioranza.
Il Consiglio dell'Unione salta per troppe assenze, a Mezzago è scontro aperto. "Mezzago Democratica" ha lasciato l'assise dopo aver appreso dell'assenza di due consiglieri di maggioranza.
Falsa partenza
Che lo scioglimento dell’Unione non sarebbe stata una passeggiata era prevedibile, soprattutto in considerazione dei pessimi rapporti che intercorrono tra i membri delle due Amministrazioni comunali. Ma non solo. Ancora più incrinati, infatti, sono i rapporti all’interno dell’Amministrazione mezzaghese, come confermato dal Consiglio straordinario dell’Unione, convocato per venerdì sera con l’obiettivo di sciogliere il nodo legato alla ristorazione e alla mensa scolastica. Obiettivo fallito (almeno per il momento), visto che l’assise non si è tenuta per mancanza del numero legale. "Cambia Mezzago", infatti, era presente solo al 50% (considerate le assenze dei consiglieri Fausto Cattaneo e Alessandro Scarcella): una doppia mancanza che ha scatenato la dura presa di posizione di "Mezzago Democratica". Giorgio Monti e Paola Solcia hanno quindi deciso di abbandonare la seduta, facendo venire meno il numero legale per lo svolgimento della stessa.
Botta e risposta tra Rivabeni e Monti
Durissima la reazione del sindaco di Mezzago Massimiliano Rivabeni, che sulla propria Facebook ha violentemente attaccato i consiglieri di "Mezzago Democratica".
"La minoranza di Mezzago ha abbandonato l'aula per far venire meno il numero legale, un atteggiamento “ad orologeria” di pura speculazione politica. Mezzago Democratica ha dato prova un'altra volta della sua pochezza politica e umana, della mancanza di rispetto anche nei confronti dei Consiglieri belluschesi intervenuti in Consiglio Unione, ma soprattutto della mancanza di rispetto di ragazzi e bambini delle scuole di Mezzago e di Bellusco. Ben inteso, i Consiglieri hanno lasciato il Consiglio legittimamente, ma con un chiaro intento politico che ha prevalso anche ancora una volta sull'interesse pubblico, e poco gli è importato che si trattasse dei cittadini più piccoli".
Va detto, tuttavia, che in caso di presenza al completo di "Cambia Mezzago" il Consiglio dell’Unione si sarebbe potuto svolgere regolarmente, anche in considerazione di un’eventuale uscita dall’aula dei membri di "Mezzago Democratica".
"E’ inutile che Rivabeni cerchi di strumentalizzare una situazione che è dipesa in primis dal suo gruppo - attacca Giorgio Monti - Noi eravamo entrambi presenti in aula, i consiglieri di “Cambia Mezzago” no. E’ evidente come ancora una volta stiano scappando dalle loro responsabilità: scelgono unilateralmente di sciogliere l’Unione e al primo Consiglio propedeutico per farlo vengono in due su quattro? Se si aspettano che sia la minoranza, contraria a questa decisione, a garantire per loro si sbagliano di grosso".
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