Spariti dai conti oltre 13 milioni: commercialista finisce nei guai
Depositata una denuncia querela nei confronti di un professionista biassonese.
Avrebbe approfittato del rapporto di fiducia instaurato con la sua cliente per accaparrarsi i soldi delle società che gestiva per lei.
Spariti dai conti oltre 13 milioni: commercialista finisce nei guai
Venerdì, in Procura a Milano, è stata depositata una denuncia querela nei confronti di un commercialista biassonese che si sarebbe intascato circa 13 milioni di euro. Da anni, amministratore unico delle società che la sua cliente ha ereditato, nel momento di effettuare delle operazioni relative alle stesse, dapprima avrebbe mostrato tentennamenti per poi, a marzo, far perdere completamente le sue tracce.
A quel punto la decisione di cambiare amministratore, il 14 aprile scorso: dopo aver comunicato alla Camera di Commercio il cambio, il nuovo professionista ha svolto delle ricerche in banca chiedendo copia degli estratti conto.
Da lì la scoperta che in meno di dieci anni erano stati sottratti oltre 13 milioni e mezzo di euro. Ingenti somme che sarebbero state girate a un coacervo di società intestate all’ex amministratore e ai suoi familiari, e persino dirottate ad altre società di cui lui non era nemmeno titolare, con false causali e note pro forma.
Un conteggio che sarebbe dunque in difetto perché fatto solo sugli ultimi dieci anni, spulciando i conti correnti.
Uno shock per la vittima
Uno shock per la vittima della presunta truffa che per anni si era fidata ciecamente del suo amministratore, al quale aveva affidato la gestione completa delle società ereditate dalla sua famiglia, quindi del suo patrimonio.
Ripreso il pieno possesso delle società e messe in sicurezza, la donna si è dunque rivolta al suo legale di fiducia, un avvocato con studio a Milano, che l’ha aiutata a svolgere gli approfondimenti e le verifiche del caso.
Il legale si è infatti impegnato a svolgere un’indagine presso la Camera di Commercio per poi rivolgersi anche a un’agenzia investigativa. Verifiche che hanno poi portato al deposito di una denuncia querela molto circostanziata, con la richiesta di misure cautelari, basata anche sulla relazione investigativa e alla formalizzazione delle accuse nei confronti dell’amministratore: appropriazione indebita aggravata e continuata, infedeltà patrimoniale, riciclaggio e false comunicazioni sociali. Una segnalazione è stata inviata anche all’ordine professionale. Tutto è stato messo nelle mani della Procura che ora attiverà le indagini del caso.