Centro in balia dei ragazzini, tanti negozianti si lamentano: «Vendite flop il giovedì sera»
Per molti esercenti sono diminuite le famiglie che fanno shopping a causa dei giovani «fuori controllo».
Centro città di Seregno in balia di gruppi di ragazzini fuori controllo e così sono modesti gli incassi nei negozi. È il parere di diversi esercenti sulle «Shopping night» del giovedì, con le attività commerciali aperte, come da tradizione, fino alle 23. Settimana scorsa l’ultima apertura notturna, la prima era stata il 23 giugno.
Centro in balia dei ragazzini, tanti negozianti si lamentano
«La prima e seconda settimana sono andate meglio - sottolineano Thomas Pavanello e Mauro Pulici, che hanno riproposto la postazione di street food con panini e birre in piazza Segni - Forse sarebbe stato più azzeccato iniziare prima, dalla prima metà di giugno. Inoltre serve più controllo sui numerosi gruppetti di ragazzi...».
Concordi anche Alice Ceppi e Annamaria Volonterio di Intimo ortopedia Abbiati, insieme a una cliente, Betty: «Dal terzo giovedì in poi gli incassi sono diminuiti. Non è come un tempo: non ci sono più le famiglie in giro la sera, ma questi ragazzini, una generazione che andrebbe inquadrata meglio. Diverse persone, però, sono venute a trovarci da fuori».
Una proposta che, forse, funziona meglio per i locali, bar e gelaterie. «Questi gruppi di giovani e giovanissimi difficilmente entrano nei negozi per comprare - sottolinea Gaia Pizzoni di Récolte, il nuovo punto vintage in via Vincenzo da Seregno - Tengo aperto soltanto perché mi dispiace che i potenziali clienti vedano la saracinesca abbassata».
Dello stesso parere anche Lorenza Dell’Orto e Barbara Ruggeri del negozio di abbigliamento Kinita: «Abbiamo aderito solo perché è una tradizione, ma gli incassi sono stati quasi nulli...».
Poco soddisfatte anche Debora Segreto e Valeria Borsato del negozio Intimissimi: «La prima ora c’è poco movimento, poi facciamo solo qualche vendita. Non è più come un tempo, quando l’incasso delle due ore serali era pari a quello di una giornata intera». Ci sono stati anche episodi spiacevoli: «I ragazzi sono rissosi, spesso abbiamo assistito a liti tra loro, nonostante il lavoro di Polizia Locale e Carabinieri - aggiungono dal punto vendita di corso del Popolo - In questa parte della strada, inoltre, manca un’attrattiva».
Dunque nessun boom negli incassi: «Forse l’unico ad andare bene è stato il primo giovedì, con i saldi», aggiunge Cristina Terrenghi di Libero.
Nelle zone più esterne passaggio contenuto
Nelle zone più esterne, come via Cavour, il passaggio invece è molto contenuto.
«Ci sono stati dei giovedì dove non abbiamo emesso neanche uno scontrino - spiega Claudia Tagliente del negozio per bambini Brums - Da noi arriva poca gente, perché diverse attività rimangono chiuse. Servirebbe qualcosa che richiami l’attenzione anche da questo lato e tutti dovrebbero tenere aperto. Nell’altro punto vendita di via Trabattoni è andata molto meglio, grazie ai bar di piazza Vittorio Veneto dove passano sempre tante persone».
Ci sono anche opinioni positive
Non mancano, tuttavia, le opinioni positive. Per Carolina Binetti della libreria in piazza Vittorio Veneto sono tornati «i bei giovedì di una volta. Tante famiglie con bambini, ma anche giovani hanno fatto acquisti, in particolare questi ultimi si sono orientati su fumetti e manga. E c’è stato un clima tranquillo...».
Entusiasta anche Silvia Bonfanti di Trabattoni calzature con Paola Bellani: «Se offri un servizio e rimani aperto, la gente viene. È bello vedere il centro vivo».