Roncello

In fuga nei campi con la droga, inseguito e arrestato dai Carabinieri

Marocchino di 35 anni preso con cocaina e contanti; rimesso in libertà.

In fuga nei campi con la droga, inseguito e arrestato dai Carabinieri
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Quando ha visto i carabinieri  ha tentato la fuga disperata attraverso i campi. Rincorso dai carabinieri, è stato bloccato e arrestato.

L'appostamento nella zona industriale di Roncello

E' accaduto nei giorni scorsi nella zona industriale di Roncello. Qui, grazie a varie segnalazione degli operai delle locali aziende che avevano notato un andirivieni di auto nei pressi di un piccolo boschetto, gli uomini dell’Arma da qualche giorno erano passati all'azione, appostandosi anche in borghese.

Nonostante il caldo torrido pomeridiano, dopo ore, i militari hanno notato un uomo in bicicletta che veniva raggiunto da un furgoncino. Avvicinatosi al finestrino del conducente, gli cedeva dietro corrispettivo di una banconota da 50 euro una pallina di cellophane, risultata poi contenere della cocaina per un peso di mezzo grammo circa.

La fuga nei campi

La pattuglia appostata fuori dal boschetto ha immediatamente l’acquirente, italiano 36enne;  gli altri militari si sono avvicinati con un’auto “civetta” allo spacciatore, un marocchino di 35 anni, che alla loro vista ha scaraventato la bici a terra e ha iniziato a correre per i campi sperando di riuscire a sfuggire all'arresto. I due carabinieri si sono lanciati all'inseguimento e dopo poche centinaia di metri sono riusciti a raggiugerlo e bloccarlo. L'uomo è stato trovato in possesso di ulteriori cinque palline per un peso di 4 grammi di cocaina  nonché  circa 500 euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.

Rimesso in libertà

Portati entrambi presso la caserma dei Carabinieri di Bellusco, l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti, mentre il pusher magrebino, è stato dichiarato in stato di arresto.  Dopo aver trascorso una notte nelle camere di sicurezza, l’indomani mattina è stato  trasferito nel Tribunale di Monza  per essere giudicato con il rito direttissimo, che si è cpncluso con la convalida dell’arresto. E' stato quindi rimesso in libertà con il divieto di dimora nella regione Lombardia.

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