Riconoscimento nazionale

Lissone candidata "Città che legge 2023"

La Giunta ha dato il via libera all'adesione all'avviso pubblico promosso dal Ministero della Cultura e dal Centro per il libro e la lettura

Lissone candidata "Città che legge 2023"
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Ancora una volta Lissone è candidata come capitale della lettura nell'ambito del progetto "Città che legge".

Lissone candidata come "Città che legge"

Le pedine ci sono tutte. Ora la corsa alla riconferma è davvero partita. La Giunta del sindaco Laura Borella ha dato il via libera all’adesione all’avviso pubblico promosso dal Ministero della Cultura e dal Centro per il libro e la lettura per il mantenimento del riconoscimento di «Città che legge» fino alla fine del 2023.

Un riconoscimento che in città ara arrivato già nel 2017 e che in questi anni è sempre stato riconfermato. Per aderire all’avviso, e concorrere così con l’aggiudicazione del titolo, sono state considerate alcune peculiarità tutte lissonesi.

Dal Festival del libro alle scuole

Nel bando si fa riferimento alla grande e fornitissima biblioteca civica di piazza 4 Novembre (una delle più grandi della Brianza), alla presenza di librerie sul territorio, alla partecipazione dell’Amministrazione o delle scuole ai progetti nazionali del Cepell (Centro per il libro e la lettura), la realizzazione annuale della kermesse Libritudine-Festival del libro dedicato alla lettura e all’editoria, oltre a varie iniziative anche con le scuole per promuovere la lettura.

La richiesta è anche legata alla presenza in città del Patto locale per la lettura, registrato nella banca dati dei Patti della lettura del Cepell e siglato lo scorso maggio. Insomma, le potenzialità per Lissone di essere la «città del libro della Brianza» ci sono tutte.

Ora non resta che attendere e... incrociare le dita.

(in copertina: la cupola interna della biblioteca di piazza 4 Novembre)

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