Bono in lacrime: "Con l'acquisto del San Giuseppe abbiamo chiuso una pagina vergognosa della storia di Arcore"
La Giunta di centrodestra ha perfezionato l'acquisto dello stabile di via Tomaselli per un importo di poco superiore ai 2milioni di euro
Il comune di Arcore acquista lo storico asilo "San Giuseppe" di via Tomaselli e il sindaco Maurizio Bono attacca a testa bassa, e con le lacrime agli occhi, la precedente amministrazione di centrosinistra guidata da Rosalba Colombo: "E' la fine di una pagina vergognosa della storia della città", ha sottolineato il primo cittadino.
L'annuncio ufficiale dell'acquisto dello stabile da parte dell'Amministrazione comunale di centrodestra è arrivato stamattina, sabato 24 settembre 2022, durante la conferenza stampa organizzata in Municipio alla quale hanno preso parte, oltre al primo cittadino, anche il liquidatore dello stabile Lucia Arizzi e l'assessore al Bilancio Serenella Corbetta.
Conferenza stampa in Municipio
Tra il folto pubblico presente nella Sala del Camino c'erano anche i consiglieri di minoranza Paola Palma e Michele Calloni accompagnati dal segretario del Pd Davide Pennati. Accanto a loro c'era anche una rappresentanza delle docenti che insegnavano all'interno del San Giuseppe prima della sua chiusura.
Durisimo l'attacco sferrato dal sindaco. "Oggi chiudiamo una vicenda che ha provocato molto dolore sia per le famiglie, come la mia, che avevano i figli all'asilo e per le maestre che hanno perso il lavoro - ha sottolineato il sindaco, visibilmente emozionato - Io sono padre di Ginevra e Giorgia, due creature che hanno frequentato l'asilo durante quei mesi turbolenti prima della chiusura. Ho vissuto personalmente tutta la vicenda. Ho visto le facce delle maestre e delle maestranze preoccupate di finire in mezzo alla strada per colpa della mala gestio e della cattiva amministrazione della civica fondazione, per una incompetenza dei soggetti che hanno gestito per anni questo preziossimo regalo che la famiglia Tomaselli aveva fatto alla città. Come arcorese sono felice perchè abbiamo mantenuto una promessa, un patto fatto con la famiglia Tomaselli. Oggi l'asilo torna ad essere anche asilo. Un anno fa, il 18 ottobre 2021, venivo proclamato sindaco. Proprio la questione del San Giuseppe aveva fatto scattare in me la molla per occuparmi della cosa pubblica. Prima di allora non era mia intenzione candidarmi a sindaco, avevo altri progetti di vita. Appena proclamato sindaco il mio primo atto fu quello di cercare documenti al protocollo, atti o comunicazioni della precendente amministrazione per capire meglio i contorni della vicenda. Non ho trovato nulla, nessun documento. Noi abbiamo protocollato tutta la documentazione che ci porta ad acquistare lo stabile. Nel bilancio del 2021, da parte della precedente amministrazione, non era stato messo da parte un euro per acquistare l'immobile. Sono capaci tutti di parlare, ma bisogna fare i fatti e noi siamo una amministraizone che i fatti li ha fatti e li fa giorno dopo giorno. Perdonatemi se sono presuntuoso ma credo che ce lo meritiamo per quello che siamo riusciti a fare in meno di un anno per risolvere questa vicenda".
"San Giuseppe futura Casa di comunità"
Il sindaco ha proseguito la sua disamina della vicenda parlando anche del futuro.
"Subito dopo la mia elezione organizzai subito un incontro con Ats e venni a sapere che per trasformare l'immobile in casa di comunità bisognava acquistare l'immobile, allora di proprietà della fondazione che nel frattempo era stata messa in liquidazione - ha continuato Bono - In questi mesi, con Regione Lombardia e con il liquidatore Arizzi, abbiamo attuato un passaggio politico delicato per poter garantire un futuro allo stabile. E' vero che, nel corso della campagna elettorale dello scorso anno, non avevo in mente di realizzare una casa della comunità ma è altrettanto vero che non sapevo come stavano veramente i fatti. Avevo dubbi e perplessità perchè le uniche notizie che avevo le apprendevo dalla lettura dei giornali locali, che hanno sempre racconato la vicenda con dovizia di particolari. Ora, perfezionato l'acquisto, si passa alla fase due, quella della responsabilità: sono stati fatti degli errori e sarà nostro compito capire perchè sono stati fatti. Fortunatamente abbiamo incontrato lungo il nostro cammino Lucia Arizzi, una persona eccezionale che si è subito messa a disposizione per trovare le migliori soluzioni. Oggi possiamo dire con orgoglio che acquistiamo l'asilo ad un prezzo di 2.002.500 euro, pià basso rispetto ai 2.060.000 che avevamo stanziato a bilancio anche se lo stanziamento sarà inferiore perchè parte di quei soldi rientreranno nelle nostre casse".
"Bono ha amato il San Giuseppe come una donna"
Parole di stima quelle espresse dal curatore Arizzi nei confronti del sindaco Bono.
"Amare la città è come amare una donna e questo è quello che ha fatto il sindaco Bono - ha sottolineato Arizzi - La sua passione e il suo amore per il San Giuseppe l'ha portato a perfezionare l'acquisto dell'immobile. E' un'oasi davvero speciale e non credevo che il comune potesse avere questa attenzione per questo stabile. E ho capito che la storia gloriosa di questo stabile non poteva andare perduta. E' meraviglioso aver trovato questo accordo che salvaguardia anche i crediti che le inseganti vantavano nei confronti della fondazione. Ho anche chiesto all'Amministrazione di prendersi cura della tomba della famiglia Tomaselli che si trova nel cimitero di Arcore".
I numeri dell'operazione
A snocciolare i numeri dell'operazione ci ha pensato l'assessore al Bilancio Serenella Corbetta.
"Il dettaglio dell'operazione verrà fornito durante il Consiglio comunale convocato per mercoledì prossimo 28 settembre - ha dichiarato Corbetta - Ricordo che la prima asta per l'acquisto dell'immobile andò deserta. Noi siamo intervenuti poco prima che il liquidatore decidesse di indire una seconda asta per formalizzare una offerta non vincolate di acquisto dello stabile per una somma di 2.002.500 euro. Offerta che è stata prontamente accettata da Arizzi. Vorrei anche sottolineare che parte dei 2.002.500, cioè 576mila euro, rientreranno nelle nostre casse poichè si tratta di crediti che anche il Comune vantava nei confronti della civica fondazione. Stiamo parlando di Imu e Tari non pagate dal 2016 (poco meno di 100mila euro, ndr) e di contributi in conto capitale versati dalle precedenti amministrazioni per la manutenzione dello stabile. L'acquisto del San Giuseppe è un passaggio propedeutico per trasformare l'immobile in Casa della comunità. E da questo punto di vista c'è stato un grosso lavoro, durante l'estate, con i tecnici della direzione Welfare della Regione e con Asst Brianza per perfezionare l'acquisto dello stabile e la sua trasformazione in casa di comunità".
Nel San Giuseppe anche un asilo
La novità emersa stamattina, in parte già anticipata dal Giornale di Vimercate qualche settimana fa, è che parte della metratura dello stabile, circa mille metri quadrati, verranno destinati alla realizzazione di una scuola dell'infanzia e di inclusione degli studenti disabili.
"Già lunedì i tecnici di Regione Lombardia entreranno nello stabile di via Tomaselli per iniziare a stendere il progetto della casa di comunità - ha concluso Corbetta - Invece Asst ci ha confermato che quest'ultima dovrà aprire entro il 31 dicembre del 2024 e che i lavori di riqualificazione dello stabile dovranno iniziare subito"
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