Lutto

Villasanta piange la maesta "Ozzi"

I piccoli dell’asilo nido di Villasanta piangono Silvia Carozzi per tutti "Ozzi", vinta dalla malattia a soli 52 anni

Villasanta piange la maesta "Ozzi"
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Ha combattuto contro il male, prendendo le forze, giorno dopo giorno, dai sorrisi e dagli abbracci dei suoi bimbi dell’asilo nido "Le Rondini" di Villasanta.
Fino a sabato scorso 1° ottobre quando ha spiccato per sempre il volo come fanno le rondini, verso il cielo.

Tutta la comunità villasantese piange la scomparsa della 52enne Silvia Carozzi,  conosciuta da tutti con il soprannome "Ozzi", storica educatrice dell’asilo nido "Le Rondini" che per tanti anni ha lavorato nel plesso che si trova in via Manzoni.

Appassionata del suo lavoro

Gioiosa, solare e amorevole con i suoi piccoli alunni, una maestra dal sorriso contagioso, diventata insegnante per vocazione. I suoi bimbi la piangono poiché a loro ha dedicato tutta la sua vita lavorativa. E loro, per ripagare il tanto affetto ricevuto, durante il week end hanno preparato dei disegni di saluto alla maestra «Ozzi» che sono stati poi appesi sulle finestre del nido di piazza Europa.


Energica e determinata, la 52enne è stata guida gioiosa nel bellissimo percorso della crescita di tanti piccoli villasantesi. La donna lascia il marito Marco Varisco (con il quale viveva in via Loi), i genitori Giovanni ed Enrica, il fratello Massimo e la sorella Raffaella.
La famiglia ha preferito chiudersi nell’immenso dolore per la scomparsa di Silvia, mentre i genitori dei piccoli a lei affidati nel corso di tutti questi anni l’hanno voluta ricordare, sottolineando la grande perdita non solo per il nido, ma per tutta la comunità.

"Che Dio ti accolga tra le sue braccia"

Luned' mattina 3 ottobre,  la chiesa di Sant’Anastasia di Villasanta ha faticato a contenere le centinaia di parenti, conoscenti e amici che hanno voluto salutare per l’ultima volta la 52enne Silvia Carozzi.

Toccanti le parole che il coadiutore don Simone Sanvito ha riservato alla maestra durante l’omelia. "Siamo qui in tanti, stamattina, per ringraziare Silvia per una amicizia condivisa, per un incontro, per i sorrisi che ci ha donato, per gli abbracci dati ai nostri piccoli - ha sottolineato il sacerdote - L’unica certezza che abbiamo è che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio proprio come Silvia. La morte non è la fine di tutto, ma l’inizio di una nuova vita nell’abbraccio di Dio. Lei oggi è nella pace, non sperimenta più la sofferenza della malattia che ha vissuto in questi ultimi mesi. In questi giorni ho avuto modo di parlare con tante mamme e papà che in passato hanno portato i loro figli al nido dove lei insegnava. Per Silvia il suo lavoro era una passione, quasi una missione. Aveva un carattere solare, accogliente e disponibile. Con il suo sorriso e le sue cure amorevoli faceva percepire ai suoi bimbi una presenza sicura. Lei sapeva parlare il linguaggio dei bambini. Ed ora la immagino al cospetto di Dio, in paradiso, accolta dal Padre come lei ogni mattina accoglieva i suoi piccoli in lacrime che non volevano staccarsi dalla loro mamma. Dobbiamo uscire dalla chiesa con una certezza: Silvia è nella pace e in Dio possiamo nuovamente incontrarla".

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