Centenario don Giussani, il sindaco di Desio in udienza dal Santo Padre e a Monza un concerto speciale
Le iniziative sono in programma il 15 e il 21 ottobre.
Il sindaco di Desio a Roma per il centenario di don Giussani
”Per noi sarà un onore e un’emozione rappresentare tutti i desiani e ascoltare le parole che Papa Francesco ci rivolgerà – raccontano gli Amministratori – L’occasione ci è gradita per ricordare la figura del nostro concittadino, grande educatore nel panorama dell’esperienza umana. A Don Giussani a Desio è stata intitolata una piazza, una rievocazione civica per tutta la comunità, volta ad approfondire la conoscenza di un personaggio importante della storia del XX secolo, che ha contribuito a portare la nostra città un po’ in tutto il mondo”.
A lui il premio Talamoni
A Monza un concerto per don Giussani
Ma le iniziative in occasione del centenario della nascita, in Brianza, non sono finite.
L’Associazione La Bellezza Disarmata - nata per promuovere la presenza di Comunione e Liberazione a Monza - ed il Centro Culturale Talamoni intendono omaggiare la città con un concerto di prestigio, che si terrà nel Duomo cittadino: venerdì 21 ottobre alle ore 21, la corale Discanto Vocale Ensemble, eseguirà il Requiem di Mozart in Re minore K 626, con una formazione composta da 46 coristi, 4 solisti e 31 orchestrali, sotto la direzione del maestro Giorgio Brenna.
Libero ingresso
Il concerto - ad ingresso libero - si propone come modalità originale per scoprire la personalità di don Giussani. «Il pensiero e l’azione di don Giussani si sono svolti nella totale dedizione a che il Fatto Cristiano fosse scoperto o riscoperto come l’Avvenimento più affascinante per la vita dell’uomo, e l’unico in grado di generare una vera speranza nelle vicende umane di ogni tempo», spiega Luigi Guidi, presidente dell’Associazione La Bellezza Disarmata. «Trascinati anche noi da questo impeto di vita e riconoscenti per il dono della fede, vogliamo offrire alcuni momenti di riflessione che riteniamo ancora attuali e utili agli uomini che vivono la nostra epoca».