Giudiziaria

Inchiesta Smile, per "lady sorriso" in Appello pena ridotta a sette anni e mezzo

Per la monzese Paola Canegrati la condanna in primo grado era stata a 12 anni.

Inchiesta Smile, per "lady sorriso" in Appello pena ridotta a sette anni e mezzo
Pubblicato:
Aggiornato:

Pena ridotta per “lady sorriso”.

Per "lady sorriso" in Appello pena ridotta a sette anni e mezzo

Dai 12 anni di reclusione rimediati nel gennaio 2020 dal Tribunale di Monza (pena più alta della richiesta formulata all’epoca dalla procura) ai sette e mezzo ottenuti davanti a giudici di appello milanesi, ai quali si era rivolta l’imprenditrice monzese Paola Canegrati, arrestata nel 2016 per lo scandalo corruzione sugli appalti per i serivizi ospedalieri nel settore dell’odontoiatria.

Confermate le pene per Alessandrì, Nachiero e Garatti

Confermato il verdetto di primo grado per il dirigente di odontoiatria del Policlinico di Milano Giorgio Alessandrì, per il presidente del consiglio d'amministrazione di Elledent Giuseppe Nachiero (per loro pena a quattro anni) e per il supervisore del servizio di odontoiatria dell'ex Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate Stefano Garatti (un anno e quattro mesi dopo la riqualificazione del reato di corruzione in quello di abuso d’ufficio).

L'inchiesta

Gli arresti dei Carabinieri risalgono dunque a sei anni fa. L’inchiesta aveva alzato il velo su un "sistema corruttivo" nell’ambito dei service odontoiatrici, a partire da quello di Vimercate.

Canegrati era finita in carcere a San Vittore (dove era rimasta per sei mesi) con l’accusa di aver fatto “incetta” di appalti grazie ai suoi contatti nel mondo della sanità lombarda, e soprattutto in virtù del suo “rapporto privilegiato” di conoscenza con l’ex presidente della commissione sanità in Regione per la Lega, Fabio Rizzi, e con il “portaborse” di quest'ultimo, Mario Longo.

Rizzi e Longo avevano chiuso la loro vicenda processuale con il patteggiamento a due anni. Anche Canegrati aveva provato a patteggiare in primo grado,  ma quattro anni non era stata giudicata pena “congrua” dal tribunale. In un altro filone dell’inchiesta denominata “Smile”, Paola Canegrati ha patteggiato 3 anni per reati fiscali.

Seguici sui nostri canali
Necrologie