Arcore

Berlusconi non si presenta al processo e viene "bacchettato" dal giudice

Il leader di Forza Italia è parte civile nel processo che vede imputata Giovanna Rigato. L'ex Olgettina è accusata da Berlusconi di tentata estorsione per avergli chiesto 1 milione di euro in cambio del suo silenzio su quello che avveniva in Villa San Martino

Berlusconi non si presenta al processo e viene "bacchettato" dal giudice
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Silvio Berlusconi, ora senatore della Repubblica, non si presenta per la seconda volta all'udienza del processo a carico dell'ex concorrente del Grande Fratello Giovanna Rigato. Anche ieri mattina, martedì 18 ottobre 2022, il leader di Forza Italia ha snobbato l'udienza in programma al Tribunale di Monza.

Berlusconi doveva testimoniare come parte civile al processo a carico della Rigato, imputata di tentata estorsione a seguito di una denuncia presentata proprio da Berlusconi nei suoi confronti.

I fatti

L’accusa per l’ex concorrente del Gf, ritenuta una delle cosiddette "olgettine2", è di aver chiesto, nel settembre del 2016 direttamente durante un incontro avvenuto a Villa San Martino, ad Arcore,  prima 500 mila euro poi un milione di euro in cambio del suo silenzio su quello che avveniva a Villa San Martino.

La rigato già percepiva un assegno mensile di 2mila euro da parte di Berlusconi ma evidentemente non le bastavano a tal punto che durante  l'incontro aveva chiesto al politico di comprarle anche un appartamento.

Il giudice bacchetta Berlusconi

Quella di ieri, martedì 18 ottobre, è la seconda assenza di Berlusconi al processo. Alla prima udienza i suoi avvocati avevano giustificato la sua assenza in aula per problemi di salute. In quell'occasione, però, fu il pm a replicare che quei problemi non gli impedivano comunque di recarsi allo stadio per vedere le partite del Monza.

"Impegnato a Roma per la formazione del governo"

Ieri mattina, invece, l'avvocato di Berlusconi, Giorgio Perroni, ha giustificato l'assenza a causa di impegni improrogabili a Roma a causa dell'imminente formazione del nuovo governo e del momento delicato che il suo partito sta vivendo con Giorgia Meloni per trovare la quadra sulla scelta dei ministri.

Una giustificazione che non è piaciuta al giudice a tal punto che il tribunale ha deciso di riconvocare nuovamente il senatore Berlusconi nel prossimo giugno. Nello specifico il giudice ha dichiarato di voler sentire dalla sue parole in che modo Berlusconi si sia sentito minacciato dall'imputata Giovanna Rigato.

Per la Rigato era una semplice richiesta di risarcimento danni

La difesa dell'imputata, invece, ha smontato la tesi degli avvocati di Berlusconi, sostenendo che la richiesta avanzata da Rigato non era altrio che una specie di risarcimento per gli anni che ha trascorso nelle aule dei tribunali con i processi Ruby 1, Ruby 2, Ruby ter, che è tuttora in corso.

 

 

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