Scovate oltre cinquanta famiglie che non pagano la tassa sui rifiuti
All'Amministrazione comunale è bastato incrociare i dati dell’anagrafe tributaria con i cognomi di coloro che non hanno mai ritirato l’ecuosacco
Quei sacchetti pieni zeppi di rifiuti abbandonati continuamente per le vie del centro avevano fin da subito messo... la puzza sotto al naso del sindaco di Arcore Maurizio Bono. A tal punto che lo stesso primo cittadino, insieme al suo vice Pino Tozzi e agli agenti della Polizia locale guidati dal comandante Marco Bergamaschi, hanno indossato i panni di Sherlock Holmes scovando una cinquantina di famiglie, che abitano nel centro cittadino di Arcore e che non hanno mai pagato la tassa rifiuti.
Una scoperta incredibile nata da una polemica... sui social
Ha dell’incredibile la scoperta fatta nei giorni scorsi e riguardante il costante abbandono di sacchetti della spazzatura soprattutto lungo via Abate d’Adda, Umberto Primo e IV Novembre. Una scoperta, se vogliamo, nata da una polemica prettamente politica del febbraio scorso, quando Pd e Fratelli d’Italia si scambiarono accuse, soprattutto sulle pagine social arcoresi, in merito ai sacchetti di rifiuti abbandonati.
"Il fenomeno dei rifiuti abbandonati in via IV Novembre è un problema che ricorre da anni - avevano sostenuto i membri del Pd - Capiamo la difficoltà nell’individuare gli autori ma si provveda almeno a rimuovere in breve tempo". "Avete amministrato per 10 anni ed ora, ogni secondo, siete alla ricerca del degrado che voi stessi avete creato, risposero per le rime i membri di Fratelli d’Italia".
Prendendo le mosse da quello scambio di accuse sindaco e vice decisero di approfondire la ricerca per capire la causa di tanti sacchi dell’immondizia abbandonati. E la ricerca ha dato i suoi frutti.
La rabbia del sindaco
"I rifiuti abbandonati sono sicuramente un segno di inciviltà - ha sottolineato Bono - Ma sono anche il segno di una mancanza di controllo del territorio che c’è stata in questi anni. Succede che, purtroppo, l’anagrafe comunale e l’anagrafe tributaria si trovano su piattaforme diverse, che non parlano tra di loro per intenderci. Allora abbiamo spulciato una ad una tutte le famiglie che, per esempio, non hanno ritirato l’ecuosacco rosso. E dalle verifiche effettuate, incrociando i dati raccolti con l’anagrafe tributaria, abbiamo scoperto che una cinquantina di nuclei famigliari non hanno mai pagato la tassa rifiuti: ecco scovato il motivo dei tanti sacchetti della spazzatura abbandonati per le nostre vie. Una vera e propria truffa che ha lasciato me e il vicesindaco senza parole perché qui il danno è doppio. Il Comune non solo non introitava la tassa sui rifiuti ma ha dovuto anche pagare anche Cem per lo smaltimento dei sacchetti abbandonati".
"Controlleremo tutta Arcore a tappeto"
Le indagini, però, non sono affatto terminate.
«A seguito di quello che è emerso sulla tassa rifiuti mi sono messo personalmente a verificare tutti i residenti delle vie del centro attraverso i nomi e cognomi sui citofoni - ha sottolineato Tozzi - In poche parole abbiamo messo in atto un controllo a tappeto e anche sotto questo aspetto abbiamo scoperto che ci sono nuclei famigliari che non risultano iscritti nell’anagrafe come residenti domiciliati. A quel punto ho scritto alla Polizia locale chiedendo se avessero fatto la dichiarazione di antiterrorismo? Quelle che non erano in regola sono state denunciate. Questa “casba” è quella che ti crea il disservizio, oltre ad un danno erariale pazzesco. Mi spiace ma è finita la pacchia per i furbetti perchè è sbagliato che a rimetterci siano sempre quelli che pagano regolarmente le tasse. E colgo l’occasione che sono già in atto verifiche su altre porzioni di territorio arcorese... ».