Canile pieno di pitbull e le cessioni aumentano
Enpa si sta impegnando con serate di formazione e intanto c’è chi propone il patentino per i padroni
Dolci cuccioli che nelle mani sbagliate si possono trasformare in animali pericolosi. C’è un fenomeno in aumento, soprattutto al Nord Italia e il canile di Monza non fa eccezione.
Canile pieno di molossi
Su 45 cani che si trovano oggi al Rifugio San Damiano di Enpa, una ventina almeno sono di razze impegnative come pitbull o similari, dogo, rottweiler, spesso finiti nelle mani sbagliate e per i quali alla fine si è aperta la porta di un box del canile. Una porta poi difficile da riaprire, nonostante l’impegno dei volontari nel rieducare cani che - nella maggior parte dei casi - sono ormai adulti e sono stati gestiti in modo scorretto tanto da divenire alla fine ingestibili e da essere poi ceduti. E ora rischia di essere un’emergenza, se non si inverte il fenomeno.
L'impegno di Enpa Mb
Da qui l’impegno di Enpa Monza e Brianza di organizzare anche serate di formazione sia per chi ha intenzione di prendere un cane sia per chi lo ha già preso a volte senza la dovuta preparazione e attenzione.
Spiega il presidente di Enpa Giorgio Riva: «Ormai non stiamo ricevendo più i cani randagi, ma i cani che arrivano per lo più sono cessioni di chi li ha presi, spesso online o con adozioni frettolose e poi non sanno più tenerli spesso per incapacità di gestirli». E così il «problema» ricade su Enpa. Basti pensare che le cessioni nel giro di due anni sono raddoppiate. Nel 2020 erano state 65, nel 2021 80 e nel 2022 solo fino al mese di ottobre erano già arrivate a 97, con giorni in cui ne giungevano anche due o tre assieme.
Enpa infatti nei 15 Comuni convenzionati garantisce anche il ritiro di animali privati in caso di assoluta necessità (sono Monza, Brugherio, Villasanta, Vedano, Lissone, Cernusco, Muggiò, Biassono, Carnate, Usmate, Caponago, Agrate Brianza, Concorezzo, Cornate d’Adda e Seveso).
Molti sono adottabili da padroni giusti
Eppure grazie all'impegno di Enpa molti di questi cani sono già (o diventeranno dopo un percorso di recupero) adottabili se si trova il padrone giusto che sappia gestire la razza con serietà e competenza.
«In canile abbiamo una ventina di queste situazioni, sono tutti cani che occupano box singoli perché non possono stare con altri - continua Riva - Abbiamo attivato percorsi di rieducazione coi nostri volontari, ma si tratta di cani adulti che possono essere adottati ma da persone esperte e responsabili. Purtroppo molti bull e similari arrivano da cucciolate famigliari, hanno mercato nelle fasce sociali deboli e se allevati male, con stimoli sbagliati gli stessi padroni non sanno più gestirli. Oppure i loro proprietari spesso hanno guai con la giustizia e loro finiscono con genitori anziani, incapaci di tenerli. Di queste situazioni ne vediamo moltissime».
Ecco i bellissimi bulli adottabili da Enpa Monza
Bisogna adottare con il cuore, insomma, ma anche col cervello. «Adesso ci è arrivato un cane lupo cecoslovacco, non è un cane da appartamento, sono cani che vano gestiti in un certo modo. O ancora arrivano cani adottati con staffette dal Centro Sud, magari non abituati alle nostre città che vanno in crisi davanti a traffico e rumori e che vanno abituati. Anche per queste situazioni abbiamo organizzato due serate di formazione. Dove sia possibile cerchiamo sempre di aiutare i padroni a superare le difficoltà con un educatore, senza contare quanto sia aumentata in questo periodo anche la richiesta di cibo o cure veterinarie per la crisi».
Le serate di formazione
Insomma quando si adotta un cane non sempre tutto fila liscio come l’olio e nascono delle difficoltà. Per imparare a gestirle sono state organizzate due serate da Enpa.
La prima «Finalmente a casa! Le principali difficoltà di comportamento dei cani adottati dai canili» spiega come superare con tempo e tanta pazienza, magari affidandosi ai consigli di un esperto, le problematiche comportamentali che possono insorgere.
Di questo e di tanto altro parleranno Ivano Vitalini, istruttore cinofilo, che affronterà l’argomento dal punto di vista dell’istruttore ed Elena Garoni, medico veterinario comportamentalista.
L’appuntamento è per martedì 15 novembre e mercoledì 23 novembre sempre alle 21, con possibilità di seguire in presenza presso il Rifugio di Monza in via San Damiano 21, in diretta online sulla piattaforma Zoom e tramite registrazione disponibile successivamente.
Ci si può prenotare sul sito (con offerta libera: http://www.enpamonza.it/conferenza-webinar-2).
C'è chi chiede il patentino
Intanto, sempre per arginare un fenomeno in ascesa, perché i cani mal gestiti possono anche ferire altri animali o fare del male alle persone, c’è chi torna a proporre il patentino.
Interpellata sull’argomento, la veterinaria del «Mio Vet» di via Cavallotti Silvia Cattani è pronta a mettersi a disposizione dell’Amministrazione per riproporre il corso patentino che in passato aveva riscosso molto successo: «Negli anni passati ho tenuto più volte il Corso Patentino, organizzato da Ats-Servizi Veterinari, in collaborazione con il Comune di Monza, che ha permesso a molti proprietari di informarsi bene, e attraverso fonti autorevoli, di come capire se la direzione è quella giusta. Ha creato cultura e rispetto - ha spiegato - Obbligatorio per i proprietari di alcuni soggetti segnalati, il corso è aperto a tutti: proprietari, detentori e non-ancora proprietari di un cane».