Al San Gerardo reintegrati 13 dipendenti no vax

Tredici dipendenti no vax reintegrati al San Gerardo. Sono in procinto di riprendere servizio tra le corsie e negli uffici dell’ospedale di Monza le persone che erano state allontanate perché avevano deciso di non farsi immunizzare contro il Covid.

Al San Gerardo reintegrati 13  no vax

Ora, con le nuove disposizioni del Governo Meloni - che ha anticipato di due mesi la fine dell’obbligo vaccinale per le figure professionali che lavorano all’interno delle strutture sanitarie, mantenendo tuttavia quello delle mascherine - potranno tornare al loro posto.

Si tratta di 13 persone - nessuna delle quali è un medico - su oltre 3mila dipendenti del San Gerardo.

Il "caso" Moratti

Una decisione, quella del Governo di anticipare il rientro del personale no vax precedentemente fissato per il 31 dicembre, fortemente contestata in gran parte delle Regioni Italiane. E che ha dato l’assist all’ormai ex vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti per rassegnare le sue dimissioni. Una scelta dettata anche (ma non solo) dalle sue diverse posizioni in merito alla gestione della pandemia.

"Eco perché mi sono dimessa"

In una nota diffusa mercoledì mattina la vicepresidente uscente sottolinea appunto il pomo della discordia che ha portato alle sue dimissioni: "Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia -ha fatto sapere - Da una parte prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa. Dall’altra, registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini".

"Fuori dalla pandemia grazie ai vaccini"

E conclude. "Se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo all’adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi e che ha visto la Lombardia tra le prime aree al mondo per adesione e copertura. Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido".