"Si chiude una ferita" per i lavori in piazza
Così la maggioranza definisce l'accordo raggiunto fra il Comune e l'azienda Cer per chiudere, dopo undici anni, la causa civile sul Cru 16.
"Finalmente è stata sanata una ferita importante nella storia della nostra città". Così la maggioranza definisce l'accordo raggiunto fra il Comune di Seregno e l'azienda bolognese Cer per chiudere dopo undici anni la causa civile sul Cru 16, i lavori di riqualificazione di piazza Risorgimento.
Piazza Risorgimento, storia infinita
"Una ferita importante nella storia della nostra città è finalmente stata sanata". Lo sostengono i partiti di maggioranza che sostengono la Giunta del sindaco, Alberto Rossi, dopo la transazione stragiudiziale di 1,7 milioni di euro fra l'Amministrazione e l'azienda Cer, il primo appaltatore del cosiddetto Cru 16, i lavori di riqualificazione di piazza Risorgimento. L'accordo "segna la parola fine per una storia che, tra costi lievitati, spese legali e interessi, aveva limitato strutturalmente le capacità di investimento del Comune di Seregno negli anni passati, con costi multimilionari per i cittadini seregnesi - sostengono le liste Cambia Seregno, Futuro e Tradizione, Azione-Italia Viva, Ripartiamo, Partito Democratico e Scelgo Seregno - La duplice scelta politica della variazione di progetto in corso d’opera (dal previsto palazzo comunale all'Auditorium, ndr.) prima e di revoca dell’incarico all’azienda responsabile dei lavori poi (per l'abbandono del cantiere, ndr.) , ha portato all’esplosione dei costi del rifacimento della piazza, portando a 18 milioni di euro la spesa".
"Auditorium con infiltrazioni d'acqua"
La maggioranza rileva anche le magagne della realizzazione, in particolare "un parcheggio con un piano -2 poco idoneo all’accesso dei veicoli grandi, e un Auditorium di 382 posti privo di un impianto audio permanente e non ancora utilizzabile, essendo interessato da gravi problemi di infiltrazione d’acqua che stanno richiedendo ulteriori esborsi. Il costo di ogni posto auto e di ogni postazione in Auditorium assume un valore spropositato rispetto a qualsiasi comparazione di strutture analoghe. Chiaramente, la condizione attuale non risolve peraltro la situazione che il progetto iniziale mirava a sanare, ossia quella di avere gli uffici comunali sparsi su cinque sedi diverse, con le complessità di coordinamento e gestione, e i costi, che ne derivano".
"Stop al consumo di risorse pubbliche"
La maggioranza lamenta anche "il mancato investimento in infrastrutture e servizi che ha caratterizzato Seregno, specie dal 2010 al 2016, testimoniato dai pubblici bilanci: da una parte gli investimenti venivano tutti risucchiati dall’eterno cantiere in piazza, dall’altra il contenzioso legale portava tra accantonamenti per rischi e spese legali, e costi degli avvocati, a limitare fortemente le capacità di spesa del Comune di Seregno. Sosteniamo con forza la scelta dell’Amministrazione Rossi di chiudere il contenzioso, che pone fine al consumo di risorse pubbliche tra spese legali e interessi subìto in questi anni, evitando di esporre il Comune a un ricorso in Cassazione dall’esito molto incerto, e all’ulteriore dilatazione delle spese che ne sarebbe derivato".