"Non sei sola": la campagna dei Carabinieri contro la violenza sulle donne
"Aumentano le denunce, ma serve un cambio a livello culturale"
"Non sei sola": la campagna dei Carabinieri contro la violenza di genere. In vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, il Comando provinciale dell'Arma ha dato il via a una campagna di sensibilizzazione che coinvolge tutti i comuni della Brianza.
"Non sei sola"
Un manifesto con un messaggio chiaro: "Non sei sola. Noi possiamo aiutarti" che è già stato affisso in diversi luoghi del territorio e che ha visto in campo, oltre ai Carabinieri, le altre istituzioni, a partire dalla Provincia e dalle realtà del terzo settore. L'iniziativa, promossa dal Comando Provinciale dei Carabinieri e dall'Associazione Nazionale Carabinieri, è stata presentata oggi, martedì 22 novembre, nella sede della Provincia di Monza.
La campagna dei Carabinieri contro la violenza sulle donne
Una fotografia dal forte impatto nella quale sono immortalate due donne, l'attrice Rossana Carretto nelle vesti di una donna maltrattata, e la Carabiniera Erika Arcidiacono. (Nella foto a sinistra)
Un fenomeno, quello della violenza contro le donne, che non accenna ad arrestarsi, anche se i dati dicono che sono in aumento le denunce. "Recentemente la direttrice della Casa circondariale di Monza Maria Pitaniello ha osservato come, su 600 detenuti, una 50ina si trova al Sanquirico per maltrattamenti - ha sottolineato il presidente della Provincia Luca Santambrogio - E' una percentuale importante, che indica come si tratti di un fenomeno estremamente diffuso per contrastare il quale è necessaria un'efficace azione di sensibilizzazione".
Un progetto nato grazie a un lavoro di rete, coma ha spiegato Vito Potenza, il coordinatore dell'Associazione nazionale Carabinieri, e che vede il coinvolgimento di tutti e 55 i Comuni della Provincia.
Contro stereotipi e pregiudizi
"Stereotipi e pregiudizi sono i mattoni che separano le persone - ha affermato il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il colonnello Gianfilippo Simoniello - Bisogna agire a livello culturale. Nella stretta di mano che si vede nella fotografia del manifesto non c'è solo il Carabiniere Erika Arcidiacono, ci siamo tutti noi". I numeri parlano chiaro: nel 2022, nell'ambito della violenza di genere, ci sono state 317 denunce, 33 provvedimenti cautelari, 12 arresti su provvedimenti dell'autorità giudiziaria e altrettanti arresti in flagranza.
"La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita nel'99 e le riflessioni da fare sono ancora molte - ha rimarcato il Prefetto Patrizia Palmisani -La violenza di genere colpisce le donne in quanto tali e solitamente è perpetrata da compagni o ex tali. I dati dicono che nel 2022 i maltrattamenti in famiglia sono in lieve crescita rispetto agli ultimi due anni. Ma ciò può essere anche il risultato di un numero crescente di donne che esce dal silenzio e che denuncia. Ed è questo lo scopo delle campagne di sensibilizzazione come quella presentata oggi: far sì che le donne prendano coscienza di sé".
Aumentano le denunce
Che il cambiamento debba avvenire in primis a livello culturale ne è convinto il Procuratore capo Claudio Gittardi. "La cornice normativa si è alquanto evoluta negli ultimi anni, anche per effetto di tutta una serie di convenzioni internazionali - ha osservato - Accanto alle misure repressive sono andate intensificandosi quelle di prevenzione come il divieto di avvicinamento o l'allontanamento. In Procura a Monza, tra giugno 2022 e lo stesso mese di quest'anno sono aumentate del 12 per cento le denunce per stalking e del 25 per cento quelle per violenza sessuale. In questi due ambiti sono state 600 le denunce presentate in un anno. Un aumento che non è necessariamente indice di un incremento del fenomeno, bensì di una sua maggiore emersione".
Ha aggiunto quindi il Procuratore capo. "Quella contro le donne non è una violenza per profitto, ma è destinata a manifestare una sopraffazione. In molti dei casi che arrivano sui tavoli della Procura emerge come di base ci sia un'idea di predominio su una donna che non viene considerata tale, bensì alla stregua di un oggetto. Questo fatto non potrà essere risolto unicamente a livello normativo. Serve un deciso cambio culturale".
Il messaggio di Orro e Hunziker
Testimonial d'eccezione della mattinata sono state la pallavolista della Nazionale del Vero Volley Alessia Orro e la conduttrice tv Michelle Hunziker, entrambe vittime di stalking (lo stalker della campionessa del Volley è stato condannato la scorsa settimana) che sono intervenute con un videomessaggio che invita le vittime di maltrattamenti a denunciare, "perché non siamo sole".