A scuola i riscaldamenti si spengono alle 13, la protesta dei genitori
La scelta del Comune di Concorezzo fa discutere, ma il sindaco Capitanio rassicura: "Criticità circoscritta ad un unico plesso, al lavoro per risolverla".
A Concorezzo scoppia il "caso" riscaldamenti nelle scuole. La decisione dell'Amministrazione comunale di spegnere i termostati alle 13, infatti, ha scatenato la rabbia di alcuni genitori. Il sindaco Mauro Capitanio tranquillizza: "La nostra strategia sta funzionando in tutti i plessi, le uniche criticità riguardano la Marconi. Siamo già al lavoro per risolvere il problema".
Scelta in ottica di risparmio
Una scelta che sta facendo discutere, ma che il Comune rivendica e difende. La decisione di spegnere i riscaldamenti alle 13 nei plessi scolastici di Concorezzo ha fatto storcere il naso a numerosi genitori, che in queste ore hanno lamentato le basse temperature registrate all'interno delle aule. In particolare alla primaria "Marconi", come sottolineato da alcuni post di sfogo apparsi su Facebook. A fare chiarezza su quanto sta accadendo all'interno degli istituti concorezzesi ci ha pensato direttamente il sindaco Mauro Capitanio, che ha sottolineato come la scelta operata dall'Amministrazione abbia finora dato risultati soddisfacenti, eccezion fatta proprio per la "Marconi": qui, però, le cause del freddo sarebbero da ricercare altrove.
"Come tutti i Comuni d'Italia anche Concorezzo è alle prese con una situazione non semplice dal punto di vista delle spese legate ai consumi - spiega il primo cittadino concorezzese - Per questo motivo abbiamo deciso di optare per un approccio razionale dell'utilizzo del riscaldamento, scegliendo di accenderlo dalle 6 del mattino fino alle 13, in alcuni casi fino alle 14. Così facendo garantiamo le giuste temperature previste dalla Legge e allo stesso tempo riusciamo a utilizzare in modo razionale il riscaldamento, andando a risparmiare qualcosa sulle bollette, che in questo periodo rappresentano un costo importante per ogni Amministrazione. All'inizio abbiamo avuto qualche problema come spesso accade quando si rimette in moto un sistema di riscaldamento così grande, ma adesso i problemi sono stati superati in tutti i plessi del nostro paese. L'unica criticità rimane quella legata alla Marconi".
Il "caso Marconi"
Come anticipato dal sindaco Capitanio, discorso a parte merita il plesso della "Marconi". Proprio dalla primaria sono arrivate le proteste più vibranti, a causa delle basse temperature di questi ultimi giorni.
"Effettivamente qualche disagio c'è stato e per questo non possiamo che scusarci con i ragazzi e con le loro famiglie - spiega Capitanio - Abbiamo registrato due inconvenienti tecnici che hanno pregiudicato il normale funzionamento del riscaldamento. Prima si è rotta una centralina che controlla l'orario di accensione e spegnimento, quindi ha smesso di funzionare uno dei termostati. A causa di questi problemi i ragazzi hanno dovuto fare lezione al freddo, in particolare quelli delle classi vicine ad Afol. Ci scusiamo per il disagio".
Un disagio che tuttavia potrebbe essere risolto a stretto giro di posta, visto che a breve è in programma un incontro tra Amministrazione comunale, uffici e scuola.
"Domani, martedì, abbiamo fissato una riunione con Ufficio tecnico, Ufficio istruzione e con la dirigente scolastica Marilena Schepis - continua Capitanio - Siamo pronti a mettere in campo tutte le risorse necessarie per capire se si possono apportare i giusti accorgimenti al nostro modus operandi. Ci tengo comunque a ribadire che le cose stanno funzionando nel modo giusto in tutte le scuole del paese e che le criticità riscontrate alle Marconi dipendono da guasti tecnici. Lo testimonia anche la media degli assenti, uguale praticamente per tutti i plessi: le molte assenze dipendono dalla somma dell'influenza di stagione al ritorno delle positività legate al Covid".
E' notizia di poco fa che, nel pomeriggio di oggi lunedì 28 novembre, gli impianti di riscaldamento alla scuola "Marconi" sono regolarmente in funzione.