Lo scuolabus per le medie è a rischio: «Pochi alunni, servizio troppo costoso»
Il Comune spende 34 mila euro all’anno a fronte di soli 37 studenti che ne usufruiscono.
Il servizio di trasporto degli alunni della scuola secondaria di primo grado è sotto la lente dell’Amministrazione di Veduggio, pronta a valutarne un ripensamento nel caso prosegua il calo degli utenti.
Lo scuolabus per le medie è a rischio
Questa la novità più rilevante del Piano di diritto allo studio per l’anno scolastico 2022-2023, varato giovedì in Consiglio all’unanimità. Nel relazionare un documento in continuità con i precedenti il titolare della delega all’Istruzione, il sindaco Luigi Dittonghi, ha concentrato l’attenzione proprio sul servizio pullman, dopo che lo scorso anno la sua Amministrazione aveva deciso di eliminare il servizio per la scuola primaria per lo stesso motivo.
«Pochi alunni, servizio troppo costoso»
«Abbiamo rinnovato il servizio per tutto il prossimo anno scolastico, per l’anno venturo invece valuteremo se riproporlo», ha detto il primo cittadino. Presto detto, il motivo. «Gli utenti che lo utilizzano sono 37, ben dieci in meno dello scorso anno. Il pullman costa alle casse del Comune 34 mila euro l’anno: chiaramente se la riduzione dell’utenza dovesse proseguire occorrerà avviare un ripensamento visto l’esborso», ha scandito Dittonghi.
Per poi chiarire ancor meglio i termini della questione: «L’eventuale valutazione verrà fatta con un criterio molto semplice: analizzeremo se gli utenti utilizzano il bus salendo dalle frazioni, e quindi percorrendo percorsi significativi, oppure in paese limitandosi a brevi tratti. Sarà quella l’eventuale discriminante per decidere, tenuto conto che il bus è obbligatorio qualora vi siano almeno 15 utenti a richiederlo» ha aggiunto.
Concorde anche la minoranza
Parole che hanno trovato concorde anche la minoranza di centrosinistra.
«La problematica sollevata sul trasporto scolastico ci pare condivisibile e da valutare con attenzione» ha detto il consigliere di Veduggio domani, Mariambrogia Corti. Per il resto la minoranza ha dato atto all’Esecutivo «di aver recepito buona parte delle istanze sollevate nella riunione preliminare di commissione», come ha aggiunto Corti.
Così il documento, che prevede «l’invarianza delle tariffe della refezione scolastica e degli assegni al merito, e consiste in uno sforzo economico di complessivi 288 mila euro in linea con la situazione pre-Covid quando l’esborso per il Comune ammontava a 282 mila euro» come ha riassunto il sindaco, è stato infine approvato all’unanimità.