Assemblea

Il Controllo del Vicinato punta a una Carnate più sicura

Serata pubblica sul tema sicurezza offerta dall'associazione delle sentinelle di quartiere che hanno spiegato come funziona il progetto: presenti anche i rappresentanti delle Forze dell'ordine

Il Controllo del Vicinato punta a una Carnate più sicura
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L’associazione Controllo del Vicinato rende Carnate sempre più sicura e protetta dalla criminalità. Lunedì sera, durante l’assemblea pubblica convocata dai referenti del sodalizio, sono stati esposti ai cittadini risultati e vantaggi ai cittadini che desiderano avvicinarsi a una rete in grado di agevolare il lavoro delle Forze dell'ordine attraverso denunce e segnalazioni tempestive.

Cos'è il Controllo del Vicinato

Il Controllo del Vicinato è uno strumento di prevenzione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la cooperazione con le forze di polizia al fine di ridurre il verificarsi di reati. Il progetto prevede infatti l’auto-organizzazione tra vicini per controllare la zona in cui si abita. Questa attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli con lo scopo di comunicare agli eventuali malintenzionati che passano nell’area sottoposta al controllo, che la loro presenza non passerà inosservata e che gli abitanti sono attenti e pronti a segnalare attività sospette. Insomma, una vera e propria rete di sentinelle capace di rendere più sicuro un paese attraverso una particolare attenzione verso il proprio quartiere. Il che non vuol dire sostituirsi alle Forze dell'ordine, anzi.

L'assemblea di lunedì

Presenti all’assemblea il comandante della Stazione dei Carabinieri di Bernareggio Antonino Di Marco, il comandante della Polizia locale Marco Maoloni, gli assessori Mario Riva e Camillo Mandelli, oltre alla referente del Comune di Carnate, Elisabetta Defendi, e Raul Piemonti, referente dell’associazione Controllo del Vicinato per le province di Monza e Brianza e Lecco:

"Carnate ha già numerose adesioni, abbiamo stimato circa 230 partecipanti, il che è incredibile per un comune così piccolo – ha spiegato Defendi – L’obiettivo questa sera è però quello di delucidare alcuni punti che non sono ancora del tutto chiari ai cittadini e ovviamente aumentare il numero delle adesioni"

Come opera il Controllo del Vicinato

A far chiarezza su ogni aspetto è stato proprio Piemonti, che aveva già presentato il progetto nel 2018 nel Comune di Carnate, e ha illustrato ciò che il Controllo del Vicinato può fare e non può fare:

"La distinzione tra questi due aspetti è fondamentale – ha spiegato Piemonti – Tantissime volte capita che i cittadini siano spaventati da questo progetto, perché hanno paura che Controllo del Vicinato equivalga a spiare ed essere spiati nelle case altrui: non è così. L’associazione, costituita da liberi cittadini, si impegna nella collaborazione tra i residenti per sorvegliare gli spazi privati e pubblici più prossimi e riportare eventuali criticità alle Forze dell’Ordine. Inoltre, sviluppa territorialità e senso di appartenenza alla comunità, riducendo l’anonimato grazie ai rapporti di rete protetti per i soggetti più vulnerabili. Non è importante solo capire il ruolo che svolge, ma evitare anche le vulnerabilità comportamentali. Lasciare l’allarme di casa non inserito o porte e finestre aperte è un rischio. Anche la diffusione di informazioni sulle nostre assenze e i nostri spostamenti tramite i social sono comportamenti vulnerabili. Il movimento svolge un lavoro essenziale per la sicurezza, ma i primi a proteggerci dobbiamo essere noi stando attenti alle nostre azioni"

"Grazie ai cittadini per il loro operato"

Soddisfatti del progetto anche i responsabili delle Forze dell'ordine presenti alla serata:

“È un vanto e un pregio quello che vedo realizzato nel vostro Comune - ha affermato Maoloni, comandante della Polizia locale - Questo è un altro passa verso la sicurezza, perché l’obiettivo è proprio quello di creare una rete di comunicazione tra cittadini, Prefettura e Forze dell’ordine.”

Parole che fanno eco a quelle del comandante Di Marco, da pochi mesi a capo della Stazione dei Carabinieri di Bernareggio alla quale anche Carnate fa riferimento:

“Io ringrazio sinceramente i cittadini. Anche grazie a questo percorso virtuoso diminuiamo la criminalità e diffondiamo la salvaguardia del Comune e delle persone che vi abitano tramite un progetto essenziale per prevenire ogni forma di pericolo nel territorio”

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