Offese alla senatrice Liliana Segre, denunciato un 37enne di Cesano Maderno
La sezione Indagini telematiche del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano ha chiuso le indagini affidatele dalla Procura.
C’è anche un 37enne di Cesano Maderno tra le venti persone identificate e denunciate dai Carabinieri di Milano per le ingiurie postate sul web contro la senatrice a vita Liliana Segre, 92 anni. E’ quanto emerso ieri, venerdì, Giornata della Memoria.
Offese alla senatrice Liliana Segre, denunciato un 37enne
Il reato ipotizzato è diffamazione a mezzo web con l'aggravante della discriminazione razziale, etnica e religiosa. Dopo che la stessa senatrice a vita sopravvissuta al dramma della Shoah aveva sporto denuncia il 6 dicembre scorso per minacce e ingiurie on-line avvenute tra ottobre e dicembre 2022, la sezione Indagini telematiche del Nucleo investigativo ha ora chiuso le indagini affidatele dalla Procura risalendo ai titolari di una serie di profili anonimi da cui la Segre aveva appunto ricevuto ingiurie.
Diciassette uomini e tre donne
Gli identificati sono diciassette uomini e tre donne, di diverse regioni d’Italia, tra i quali liberi professionisti, disoccupati, medici, assicuratori, infermieri, che sono stati quindi segnalati alla Procura, che ora dovrà decidere chi iscrivere nel registro degli indagati per il reato ipotizzato. Il più anziano ha 74 anni, il più giovane 21. Tra questi, un cesanese classe 1985, di professione artigiano. Ma c'è anche la star della cucina Gabriele Rubini, meglio conosciuto al pubblico televisivo come Chef Rubio, celebre per programmi come Unti e Bisunti e Camionisti in trattoria.
La denuncia della senatrice a vita
L’indagine era partita dalla ventiquattro denunce per minacce ricevute online depositate lo scorso 6 dicembre dalla parlamentare (assistita dall'avvocato Vincenzo Saponara) alla caserma dei Carabinieri di Milano. I militari della sezione Indagini telematiche del nucleo investigativo dell'Arma, coordinati dal pm Nicola Rossato e guidati dal capitano Gianluca Bellotti, sono riusciti a risalire ai titolari dei profili su diversi social media autori di post e commenti antisemiti nei confronti della senatrice a vita ed ex deportata.