I bambini ai vandali: perché ci avete devastato la palestra?
Gli studenti del comprensivo Koinè di San Rocco a Monza hanno inviato una lettera aperta dopo l'intrusione a scuola
I soliti ignoti si sono introdotti sabato notte alla scuola primaria di San Rocco a Monza e hanno distrutto la palestra, rompendo le strumentazioni presenti solo per il gusto di fare danni. I bambini del comprensivo Koinè volevano capire perché alcune persone potessero comportarsi così male e hanno scritto direttamente ai vandali una lettera aperta.
Intrusione nella palestra della scuola
Un gesto bruttissimo che insegnanti e studenti della «Omero» hanno scoperto solo lunedì 30 gennaio 2023 quando sono tornati regolarmente a scuola dopo il weekend e per il quale hanno ovviamente presentato denuncia alla Polizia. Quelle immagini della loro palestra distrutta, del materiale in disordine o rotto con l’impossibilità quindi nei primi giorni di fruire ancora di quegli spazi ha però colpito profondamente al cuore anche i più piccoli.
E così i bambini della «Omero» aiutati dalle loro insegnanti hanno preso carta e penna e hanno deciso di scrivere a quei vandali sconosciuti che hanno messo a soqquadro e rotto i materiali della palestra del quartiere, sperando di farli riflettere.
Un momento per riflettere
«Siamo rimasti colpiti dall’intensità delle domande dei no stri bambini che volevano capire da dove nascesse un gesto tanto deprecabile - hanno spiegato le docenti Monica Artesani e Francesca La Rocca che si sono fatte portavoce di tutte le colleghe - La nostra scuola proprio qualche mese fa era stata premiata per un progetto sulla legalità e quel seme ha germogliato nel cuore dei bambini che hanno voluto parlarne a loro modo, insegnando qualcosa a tutti noi».
Non era quella di sabato la prima incursione subita dall’istituto di via Omero che purtroppo negli anni aveva già fatto i conti con vandali e ladri, eppure questa volta i bambini, in modo davvero corale, coinvolgendo un po’ tutto l’istituto, hanno voluto mettere nero su bianco i loro pensieri. «Abbiamo scelto di condividere con la comunità alcune riflessioni fatte dai nostri alunni in seguito a quanto accaduto nella notte di sabato. Teniamo a precisare che quanto riportato di seguito è la conseguenza di una discussione nata nella classi, in maniera del tutto involontaria, ma che manifesta da parte dei bambini un bisogno di risposte ad una semplice domanda: Perché?», hanno spiegato ancora le insegnanti.
La lettera dei bambini
Nella speranza che il loro appello non cada nel vuoto e che possa smuovere le coscienze di tutti, comprese quelle dei colpevoli, ben volentieri su Primamonza.it pubblichiamo il loro scritto cui hanno collaborato nella stesura le insegnanti del plesso.
«Siamo gli alunni della scuola Omero dell’istituto comprensivo Koinè. Lunedì mattina tornando a scuola abbiamo ricevuto una brutta notizia: durante la notte di sabato delle persone sono entrate nella nostra scuola, hanno rovinato la nostra palestra e distrutto tutti gli attrezzi.
La brutta sorpresa ci ha reso molto tristi, così ne abbiamo parlato in classe con i nostri maestri e tutti ci siamo chiesti “perché ci avete fatto questo?” Noi, lo scorso anno abbiamo partecipato ad un progetto sulla legalità e abbiamo anche vinto un concorso, e abbiamo capito bene che dobbiamo avere cure delle cose di tutti, che legalità è rispetto.
Questi sono alcuni dei nostri pensieri: Per noi la scuola è importante e bisogna averne cura. La scuola è un ambiente pubblico. Il danno è un costo.
Per colpa di chi ha fatto questo, noi non abbiamo più gli attrezzi per giocare in palestra. Il danno subito non è solo nostro che frequentiamo la scuola, ma è danno alla comunità.
Noi, tutto questo lo sappiamo bene e voi non avete ascoltato quello che vi è stato detto in classe? CHE COSA AVETE FATTO A SCUOLA? I bambini e le bambine della scuola Omero chiedono a queste persone di riflette sulla cattiva azione che hanno compiuto e sui danni che hanno arrecato».