Disabilità

Sede inagibile, ha chiuso l'Uonpia

Ci vorrà almeno un mese e mezzo perché il nuovo Padiglione sia pronto per il trasloco delle attività

Sede inagibile, ha chiuso l'Uonpia
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C’è un cartello fuori dalla struttura di via Solferino 16 a  Monza a indicare che lo Uonpia ha chiuso. L’Unità Operativa Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza, con sede nel vecchio ospedale di via Solferino oggi è inaccessibile in quanto inagibile. Immediata si è sollevata la protesta degli utenti (i genitori dei bimbi disabili che li vi si recano per le terapie).

L'Uonpia ha chiuso a Monza

L’ Uonpia, infatti, è un punto di riferimento per i minori con la sindrome di Down, con autismo, difficoltà di linguaggio, disturbi dell’apprendimento, problemi motori o neuropsichiatrici. A prendere a cuore la questione è stata anche l’Unione popolare, che ha spiegato: «Si tratta di un presidio sanitario da anni in grave sofferenza sia strutturale, sia soprattutto di organico: se hai un figlio o una figlia in difficoltà devi aspettare fino a 2 anni per essere preso in carico. E il tempo per un bambino in fase evolutiva sappiamo quanto sia importante».

Oggi oltretutto, i bambini in cura sono stati trasferiti al già sovraccaricato Uonpia di Brugherio con il risultato che si allungano incredibilmente le attese e si dimezzano le terapie già in atto. «La metà dei pazienti, per problemi logistici e di spostamento (la maggior parte di loro é di origine straniera), ha abbandonato le cure - denuncia ancora l’Unione Popolare - Ciò che è accaduto descrive in modo inequivocabile il progetto sanitario del nostro Paese: la sanità pubblica (lombarda) è sotto il livello minimo di assistenza. Chiediamo il ripristino immediato del Servizio territoriale Uonpia nella città di Monza. Ormai non è più prorogabile il potenziamento dell’organico: servono neuropsichiatri, psicologi, terapeuti, operatori e operatrici».

In programma c'è una nuova sede

Rassicurazioni sono però arrivate dal direttore generale dell’Asst Monza Silvano Casazza: «I fabbricati del padiglione Brigatti che finora hanno ospitato gli ambulatori di Neuropsichiatria infantile sono oggetto di continue verifiche e controlli, in considerazione della loro costruzione risalente a più di un secolo fa. L'ultima verifica ha portato ad un prudenziale abbandono degli immobili, per l'individuazione di eventuali interventi di ripristino», ha spiegato.
Al momento l’attività di due medici sono state spostate presso il Day Hospital della Neuropsichiatria infantile all’ospedale nuovo in via Pergolesi, mentre sono stati individuati altri 5 studi (3 presso il poliambulatorio di Brugherio e 2 presso il poliambulatorio di via Solferino) dove collocare l’attività degli altri operatori sanitari presenti. «Questo allungando dove necessario l’orario lavorativo fino alle 20 - ha aggiunto Casazza - È inoltre stata prevista, per alcuni tipi di attività prettamente colloquiale (vedi psicologo), la possibilità di avvalersi della telemedicina o comunque di attivare il servizio tramite consulto telefonico».

Il direttore si è anche detto disponibile a incontrate le famiglie che frequentano l'Uonpia per aggiornarle sullo stato di fatto.

«I pazienti sono stati contattati uno ad uno per essere informati dello spostamento delle attività. Per maggiore scrupolo sono inoltre stati posti immediatamente dei cartelli all’ingresso dell’ex ospedale Umberto I e del padiglione con l’indicazione a contattare la Neuropsichiatria infantile per qualsiasi necessità o chiarimento. Si sta comunque accelerando il percorso di trasferimento stabile delle attività, già previsto, nel padiglione 28. Il nuovo padiglione potrà contenere 5 palestre e 11 studi dove proseguire l’attività con le stesse caratteristiche già garantite presso la vecchia sede dell’Uonpia e il tempo stimato per l’ultimazione delle opere è di circa 1 mese e mezzo. Dopo i lavori di pianificazione le opere inizieranno nei prossimi giorni. È anche in fase di valutazione l’approntamento di ulteriori ambulatori in strutture già attive nell’ospedale vecchio».

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