Evade più volte dai domiciliari e stacca telefono e citofono: portato in carcere
Dopo l'ennesima violazione degli obblighi il 46enne marocchino è stato trasferito nel carcere di Monza.
E' evaso più volte dai domiciliari e, per non farsi rintracciare dai Carabinieri, ha persino staccato anche citofono e telefono.
Un marocchino di Sulbiate
Protagonista un marocchino di 46 anni residente a Sulbiate, ora finito in carcere.
L’uomo, condannato a 9 mesi di reclusione per i reati di violenza privata e minaccia commessi nel 2012, aveva fatto richiesta per ottenere l’affidamento in prova ai servizi sociali. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano, considerando anche i precedenti da cui era gravato per reati contro il patrimonio e la persona, aveva ritenuto più idoneo ammetterlo alla misura alternativa della detenzione domiciliare a cui è stato sottoposto a partire dal febbraio di quest'anno.
Ha persino staccato il citofono
Il 46enne però, ha più volte violato le prescrizioni impostegli; in particolare tra marzo e aprile è stato segnalato per il reato di evasione. Inoltre, nonostante più volte invitato dai Carabinieri, non ha mai ripristinato il funzionamento del citofono di casa e non ha mai fornito un numero di telefono, tenendo palesemente un comportamento non collaborativo ed insofferente così da rendere difficoltosi e in alcuni vani i controlli presso il suo domicilio.
Portato in carcere
Le violazioni, comunicate dai militari della Stazione di Bernareggio hanno indotto il magistrato di sorveglianza ad emettere nei giorni scorsi un'ordinanza di sostituzione ed aggravamento della misura in atto con quella della detenzione in carcere. L’arrestato è stato trasferito nel carcere di Monza.