La lotta delle donne afghane con le opere di Hassani
L'iniziativa è organizzata da Emergency, Listone e Pd nel salone di Villa Magatti, inaugurazione domani (domenica) alle 11
La lotta delle donne afghane arriva a Lissone con una mostra per dare voce ai diritti negati.
La lotta delle donne in mostra
Una mostra di Emergency per dare voce alle donne afghane. Domani, domenica, alle 11 nel salone di Villa Magatti (in via Paradiso) sarà inaugurata l’esposizione di Shamsia Hassani, l’artista e graffitista afghana che con l’arte sta dando voce e speranza alle donne del suo Paese.
L’artista crea - sui muri delle città che la guerra ha distrutto - donne libere anche dove queste non hanno voce. Dai lavori si prende spunto per riflessioni più ampie, come quella sulla situazione del Medio Oriente e l’assurdità di tutte le guerre.
All’inaugurazione parteciperanno Tiziana Di Vito di Emergency ed Emma Mapelli della Onlus Linea d’Ombra.
Organizzata da Listone e Pd
L’evento, organizzato dal Listone e dal Partito Democratico, durerà per tutta la giornata di domenica, ma nelle due settimane successive una versione ridotta della mostra sarà visitabile in via Indipendenza 9.
Questa mostra incarna perfettamente i nostri valori ed esalta la forza dell’arte, che ha sempre una risposta contro tutti gli orrori di questo mondo. Più certi uomini ci spingono verso l’abisso, più gli artisti ci invitano ad alzare lo sguardo.
Ha sottolineato Federico Panarotto, segretario del circolo dem lissonese.
Gli fa eco l’ex sindaco Concetta Monguzzi: «L'arte di Hassani veicola e denuncia una situazione inaccettabile di cancellazione di diritti sulle donne e di dignità in Afghanistan e ci permette di mettere a fuoco altre situazioni in altri Paesi. Il racconto di esperienze forti e di testimonianze dirette ci guida alla riflessione e all'impegno personale».
(in copertina un'opera dalla pagina Fb di Shamsia Hassani)
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