Undici giorni e 250 chilometri nel deserto
L’impresa dell’avvocato Marta Longoni, 41 anni. Ha affrontato la «Marathon des Sables» nel Sahara, la corsa più dura al mondo
La brioschese Marta Longoni è reduce dalla «Marathon des Sables», considerata la corsa più dura al mondo. Un’impresa davvero epica per chi riesce a completare i 250 chilometri in sei tappe nel deserto sahariano, in completa autosufficienza alimentare.
Undici giorni e 250 chilometri nel deserto
Tra i quindici italiani in gara, Marta, 41 anni, di professione avvocato, ha voluto sfidare se stessa ed è riuscita a conquistare il deserto.
«In realtà è il deserto che ha conquistato il mio cuore - ha garantito la 41enne di Briosco- Sono luoghi davvero magici e unici: una volta scoperti, ci vuoi ritornare».
Una fatica... non solo fisica
Fatica? «Tantissima, non solo fisica ma anche mentale - ha ammesso - Devi mettere in campo diverse strategie per cercare di riuscire a sfidare il deserto con le alte temperature».
Basti pensare che ben 300 atleti si sono ritirati a causa caldo (con punte dai 40 ai 50 gradi).
«Senza dimenticare gli sbalzi termici, il vento, la disidratazione, le vesciche sui piedi...».
Tutto ripagato dalle notti sotto il cielo stellato, «nel silenzio più completo».
Mille partecipanti da tutto il mondo
Mille i partecipanti provenienti da tutto il mondo, la runner brioschese era l’unica donna tra i quindici italiani presenti. Marta ha preso parte alla 37esima edizione, tra fine aprile e inizio maggio, strappando il titolo di finisher in 55 ore 16 minuti e 2 secondi posizionandosi al 73esimo posto in classifica tra le donne. Ogni giorno si affrontavano tra i 30 e i 40 chilometri, con un’unica maxi tappa da 90 chilometri, correndo anche di notte. E per il cibo?
«Liofilizzato». Niente comodità, solo «lo stretto necessario dentro lo zaino» ha garantito la 41enne, attualmente residente a Seregno.
«Di questa esperienza ho portato a casa bellezza dei luoghi, la fatica, lo stare insieme e la soddisfazione di aver compiuto una grande impresa».