Volontari della Protezione civile di Giussano in Emilia
Per tre giorni sono stati a Sant'Agata sul Santerno a pulire case dal fango
Il coordinatore del gruppo di Protezione civile di Giussano e una volontaria di Paina sono appena rientrati da Sant'Agata sul Santerno, paese duramente colpito dall'alluvione.
Al lavoro per ripulire le case dal fango
Un lavoro molto faticoso, per ripulire il fango dalle case e dalle cantine, ma che per i due volontari della Protezione civile di Giussano è stato molto significativo e resterà indimenticabile.
Il coordinatore del gruppo giussanese Attilio Brignola e la volontaria, Ester Amati di Paina sono rientrati pochi giorni fa da Sant’Agata sul Santerno, piccolo comune di neppure 3000 abitanti della provincia di Ravenna, fortemente danneggiato dall’alluvione.
Tre giorni con il gruppo della Brianza
Per tre giorni interi la scorsa settimana, insieme ai colleghi di protezione civile della Provincia di Monza e della Brianza, hanno ripulito strade e abitazioni dal fango, gesti solidali per restituire un'apparente normalità alle popolazioni alluvionate.
La testimonianza
Tante le situazioni vissute che resteranno nella memoria e nel cuore dei volontari.
«Abbiamo conosciuto persone fantastiche, condividendo con loro per qualche giorno, il dramma di aver perso la casa - racconta Brignola - È stata un esperienza molto sofferta per i cittadini del posto, gratificante per chi come me, indossa questa umile divisa, pronti a porgere un aiuto a chi ne ha bisogno. Il nostro è un lavoro di dedizione costante senza mai un fine. Solo in questi casi, vissuti sulla propria pelle, si può davvero capire quanto quel poco che abbiamo sia tanto».
«Il momento che rimarrà nel mio cuore per sempre è stata la scena di una bambina di seconda elementare: piangeva alla vista della sua aula mal ridotta, un angolo protetto di felicità e gioia tramutato in un attimo in un cimitero di banchi e sedie accumulati in un angolo. Questi momenti ti segnano aumentando in noi, angeli di professione altruismo per gli altri, per la vita».