E’ definitivo: nelle ex serre non si può costruire
Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso per revocazione presentato dalla società Arbo, ex proprietaria di Villa Bagatti Valsecchi
Adesso è definitivo: nelle ex serre di Villa Bagatti a Varedo non si può costruire.
E’ definitivo: nelle ex serre non si può costruire
Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso per revocazione presentato dalla società Arbo Srl a una sentenza che aveva dato ragione al Comune su una vicenda legale inerente il piano di sviluppo urbanistico sull'area situata all’interno del giardino storico di Villa Bagatti Valsecchi.
Con l’insediamento del Centrodestra alla guida della città, nel 2011, era stata deliberata una variante generale del Piano di Governo del Territorio con la cancellazione del progetto edificatorio avvallato dal Centrosinistra che riconosceva appunto la possibilità per le società immobiliari, ex proprietarie del compendio storico acquistato dalla Fondazione La Versiera, di costruire edifici a destinazione residenziale nella zona delle ex serre, con aumento di volumetria.
Inoltre il Consiglio comunale aveva deciso l’inclusione del galoppatoio della dimora storica nel perimetro protetto del parco Grugnotorto.
Il ricorso al Tar
Quindi nel 2013 il ricorso delle due società al Tar, vinto con sentenza emessa nel 2019, ma poi impugnato dall’Amministrazione che nel 2021 ha avuto ragione davanti al Consiglio di Stato.
«Il Comune ha considerato in modo complessivo l’operazione proprio in chiave di ponderazione dell’interesse pubblico e ha pertanto legittimamente agito in autotutela a seguito di una motivata rivalutazione di tutti gli interessi pubblici coinvolti» scrivevano i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza di due anni fa.
Ora il nuovo pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato che ha giudicato inammissibile il ricorso della Arbo.
"Una sentenza tombale"
«Questa è davvero una sentenza tombale - ha puntualizzato l’assessore agli Affari Legali Matteo Figini - nel giardino di Villa Bagatti Valsecchi non sorgeranno mai delle residenze esclusive come l'Amministrazione guidata dall'allora sindaco Sergio Daniel aveva deciso».
Il Consiglio di Stato ha altresì condannato la società a rifondere in favore del Comune le spese legali:
«Con buona pace del Pd locale, sempre preoccupato per questo tipo di spese in bilancio che invece, ancora una volta e stavolta in maniera definitiva, hanno rappresentato un ottimo investimento per la tutela del patrimonio storico-architettonico della comunità varedese» ha concluso l’assessore.