Lascia in eredità al Comune di Meda 164mila euro per i bimbi in difficoltà
Assecondando la volontà di un'anziana morta nel 2020 l'Amministrazione ha dato il via al progetto "Help the children".
Nel suo testamento aveva scritto espressamente, nero su bianco, che quando sarebbe morta 164mila euro del suo patrimonio sarebbero dovuti andare al Comune di Meda ed essere utilizzati per i bambini in situazioni di difficoltà. Assecondando la volontà di questa benefattrice medese (un’anziana morta nel 2020 che aveva richiesto l’anonimato), l’Amministrazione ha dato il via al progetto «Help the children», che ha come finalità quella di coinvolgere i minori che a causa di una situazione di indigenza della famiglia non riescono ad accedere alle attività sportive o culturali.
Lascia in eredità 164mila euro al Comune di Meda
Ad annunciarlo, durante l'ultimo Consiglio comunale, il sindaco Luca Santambrogio, che ha snocciolato le cifre più significative della variazione al bilancio di previsione 2023-2025, «in cui si può applicare una parte dell’avanzo di amministrazione», ha sottolineato.
Tra queste appunto i 164mila euro che una generosa cittadina ha deciso di lasciare al Comune affinché li utilizzi per i minori. La cifra, in realtà, non finirà tutta nelle casse comunali.
La somma sarà utilizzata per i bambini in difficoltà
«Una Fondazione che già si occupa di bambini ha avanzato dei diritti sul testamento, per cui le spetterà il 30 per cento circa della somma - ha spiegato il primo cittadino - Il Comune avrà quindi a disposizione 114mila euro, coi quali finanzieremo il progetto “Help the children”, per sostenere i bimbi appartenenti a nuclei familiari con Isee bassi e quindi aiutarli, tramite contributi, ad accedere ai centri estivi o alle attività sportive dai quali altrimenti rischiano di rimanere esclusi perché i genitori non si possono permettere queste spese».
Le famiglie saranno intercettate tramite Servizi sociali, scuola e società sportive
«Siamo favorevoli a questo progetto», il commento di Marina Busnelli, consigliera del Pd, che ha suggerito: «Si dovrebbe pensare a un canale diverso per raggiungere i nuclei familiari disagiati, perché spesso chi è in difficoltà non si avvicina agli uffici comunali. Magari bisognerebbe coinvolgere le scuole». «Sicuramente un primo contatto sarà quello dei Servizi sociali - ha replicato Santambrogio - Poi coinvolgeremo le scuole e anche le società sportive».