Minaccia di morte l'ex moglie con una spada: 46enne in manette
Gli agenti della Polizia locale si sono trovati davanti l'uomo con in mano una spada giapponese. Pare che il 46enne non accettasse la fine della relazione con l'ex moglie
La donna ha ricevuto le minacce dell'ex marito ed è corsa in strada per cercare aiuto. Il 46enne è arrivato a casa dell'ex moglie con una spada giapponese
Ore di terrore in via Pellegrini
Sono state ore di vero e proprio terrore quelle vissute da mamma e figlia di 10 anni, ieri sera, in via Pellegrini. Poco dopo le 18 la signora, 38enne, ha ricevuto a casa una telefonata dell'ex marito - da cui era separata da tempo - che la avvertiva minacciosamente: "Ora arrivo e ti ammazzo".
La 38enne non ci ha pensato due volte. Ha preso la bambina ed è corsa in strada urlando terrirozzata e cercando aiuto.
L'intervento della Polizia locale
Gli agenti della Polizia locale hanno trovato la donna in zona Cantalupo e sono subito intervenuti per rassicurare lei e la figlia. Appurata la situazione di pericolo, hanno fatto rientrare in casa mamma e figlia, mentre loro sono rimasti davanti al portone ad attendere l'ex marito.
La katana giapponese in mano
Poco dopo le urla: la signora, appena girata la chiave nella serratura, ha trovato l'ex marito già in casa ed è corsa giù per le scale. Immediatamente gli agenti sono saliti al piano superiore dove ad attenderli hanno trovato il 46enne, B.D.F. di Monza, visibilimente agitato con in mano una "katana", una spada utilizzata nei combattimenti giapponesi.
La situazione si è fatta tesissima. "Chiamate pure chi volete - ha minacciato l'uomo - prima che mi fermate, a due di voi vi scanno".
Solo dopo ore di intensa mediazione, dopo le 21, l'uomo è stato disarmato e arrestato.
Non accettava la fine della relazione
Pare, secondo una prima ricostruzione, che il 46enne non accettasse la fine della relazione con la moglie, dalla quale era ufficialmente separato. La donna lo aveva denunciato più volte e pare che l'uomo avesse anche un ordine di allontamento dall'abitazione.
Ora è in carcere a Milano in attesa del termine del processo per direttissima, in corso in questi minuti.