l'impegno del nuovo presidente

Giorgio Vago torna alla guida del Rotary Club di Varedo e del Seveso

Già presidente nel 2014/2015, ha ricevuto il testimone da Giovanni Matera

Giorgio Vago torna alla guida del Rotary Club di Varedo e del Seveso
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Giorgio Vago torna alla guida del Rotary Club di Varedo e del Seveso. Già presidente nel 2014/2015, ha ricevuto il testimone da Giovanni Matera

Giorgio Vago torna alla guida del Rotary Club di Varedo e del Seveso

Passaggio di consegne al Rotary Club di Varedo e del Seveso. Dopo un anno di grandi soddisfazioni Giovanni Matera passa il testimone a Giorgio Vago. In occasione della fine dell’anno rotariano, al ristorante il Cavaliere di Paderno Dugnano si è svolta la cerimonia di investitura alla presenza di circa una cinquantina di persone tra cui soci, ospiti, amici e simpatizzanti.

Il saluto a Matera e il premio Paul Harris

Dopo aver ricordato con un emozionante filmato tutte le iniziative intraprese dall’ormai past president Giovanni Matera, fra le quali il Progetto Educare (l’educazione civica nelle scuole) fiore all’occhiello del club, e dopo un discorso intriso di commozione all’interno del quale si è inserita la premiazione ai soci che si sono particolarmente distinti per l’impegno e la dedizione mediante la consegna dell’ambitissimo riconoscimento Paul Harris Fellow, ha preso la parola Giorgio Vago.

Le linee guida: dire, fare, cambiare

Lo stesso, grazie alla sua esperienza (vista la sua precedente avventura di presidente nell’anno rotariano 2014/2015) ha calamitato l’attenzione con un discorso chiaro e motivante. Esordendo con l’iconica frase "Dove eravamo rimasti?", ha proseguito indicando i tre pilasti della sua linea presidenziale: dire, fare, cambiare. In primis dunque la comunicazione, la capacità di saper trasmettere i contenuti, i concetti e i valori rotariani, ma soprattutto l’agire in favore delle persone, il servire al di sopra di ogni interesse personale, non facendo puramente beneficenza (o almeno non solo quella), ma andando a eliminare quelle problematiche che poi hanno necessità della beneficenza stessa.

Essere rotariani e non semplici iscritti

Infine nelle aspettative della nuova ambiziosa presidenza c’è anche il proposito di cambiare. Cambiare in modo particolare la mentalità degli associati, in modo che si sentano veramente rotariani, nello spirito e nei principi, anche e soprattutto con la formazione, e non semplici iscritti al Rotary Club.

Vago ha chiesto ai soci di essere lungimiranti

L’obiettivo dunque è fissato: costruire qualcosa di solido (nel sociale, nella cultura, per i giovani, per le disabilità) che duri nel tempo, un po’ come, ha fatto l’esempio il nuovo presidente, gli abbeveratoi in pietra che si incontrano durante le passeggiate in montagna, manufatti che possono durare diecimila anni. Il neo presidente eletto Vago ha chiesto ai soci, per i prossimi mesi, di essere lungimiranti, con progetti, idee e attività che possano durare nel tempo.

E’ forse giunto il momento, dopo gli anni bui della pandemia, di ricominciare a ragionare sul futuro - ha esortato Vago - di fare progetti, investire energie, studiare cambiamenti su qualche cosa che magari non vedremo. Certo ci vuole coraggio, ma molto probabilmente le generazioni future ce ne saranno grate.

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