Maxi finanziamento dal Viminale per le nuove telecamere di sicurezza
Premiato il progetto presentato al bando dal Comune di Carnate: decisivo anche «l’indice di delittuosità»
Gli occhi «offerti» dal Ministero per presidiare al meglio il territorio di Carnate. Ottime notizie per l’Amministrazione comunale, che proprio questa settimana ha ricevuto il via libera per un finanziamento da ben 189mila euro per la realizzazione di un progetto legato alla videosorveglianza.
Maxi finanziamento dal Viminale per le nuove telecamere di sicurezza
Nei mesi scorsi l’Esecutivo del sindaco Rosella Maggiolini ha aderito a un bando aperto dal Viminale proprio per garantire il rafforzamento della sicurezza urbana. I fondi erogati, per un totale di 36 milioni di euro, andranno a finanziare 478 progetti su un totale di 1.900 presentati. Tra i piani d’intervento approvati, appunto, anche quello di Carnate.
«La richiesta è stata accettata grazie allo studio di fattibilità che abbiamo redatto in questi mesi - spiega il capogruppo di maggioranza, Mauro Spialtini - C’è sicuramente soddisfazione da parte nostra perché parliamo di cifre importanti, ma anche perché il progetto è stato ritenuto valido e meritevole, sintomo che il lavoro svolto è stato apprezzato. La strada intrapresa, dunque, è quella corretta da questo punto di vista e l’aggiudicazione dei fondi rappresenta un ottimo punto di partenza per portare a compimento uno dei punti più importanti del nostro programma».
La spesa complessiva ammonta a 210mila euro. Da Roma ne arriveranno 189mila, mentre la resta quota (21mila) sarà finanziata direttamente dal Comune con risorse proprie.
I punti che necessitano di maggior controllo
«Abbiamo individuato dieci punti sensibili sul nostro territorio che necessitano di maggio controllo ed è su questi che interverremo con l’installazione di impianti di videosorveglianza - prosegue Spialtini - La priorità è sicuramente la zona della stazione, ma ci sono altre aree, come i parchi e il Municipio».
Per la presentazione dei progetti era richiesta la preventiva sottoscrizione di un «patto per sicurezza» con la prefettura competente, l’approvazione della proposta progettuale da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’impegno del Comune richiedente di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la manutenzione dei futuri impianti di videosorveglianza e il non aver beneficiato di questa tipologia finanziamento nelle tre procedure precedenti.
La graduatoria, infine, ha tenuto conto degli specifici criteri individuati adottato dal decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. Tra questi, il numero di abitanti e «l'indice di delittuosità» comunale, che nel caso di Carnate è sicuramente piuttosto elevato.
La stazione il punto più critico
«A pesare sul dato sono stati anche gli episodi legati alla cronaca che proprio recentemente hanno visto come teatro la stazione ferroviaria, che storicamente purtroppo rappresenta il punto più critico del nostro territorio - prosegue il capogruppo - Situazioni e fenomeni di microcriminalità che miriamo ora ad azzerare proprio grazie al progetto di sicurezza che andremo a realizzare entro i prossimi mesi».