Addio piccolo Franklin, mascotte del canile. La commovente lettera della volontaria
Stefania che insieme ai tanti operatori del canile di via San Damiano si è presa cura di lui per un anno e mezzo lo ricorda con parole che toccano il cuore
Lunedì 17 luglio il piccolo Franklin, giovane amstaff mascotte del canile rifugio di Monza, è volato sul ponte dell’arcobaleno, a causa di un tumore che non gli ha lasciato scampo. Era un cucciolone amato da tutti: operatori, volontari, genitori a distanza, ma anche dai visitatori che lo incontravano all'ingresso del canile.
Addio piccolo Franklin, mascotte del canile. La commovente lettera della volontaria
Un grande dolore, soprattutto per i tanti operatori che si prendevano cura di lui quotidianamente. E proprio Stefania, una delle tante volontarie che prestano servizio nella struttura di via San Damiano, ha voluto dedicargli un commovente ricordo:
“Ciao piccolo Franklin! Sai, non è semplice scrivere di te adesso che il dolore per la tua perdita è ancora così fresco. Sei arrivato nel nostro canile il 2 dicembre 2021 a seguito di un intervento congiunto effettuato dal Nucleo Anti maltrattamento e Ats Brianza, eri poco più che un cucciolo, un po’ spaventato dalla nuova situazione in cui ti trovavi.
Avevi perso l'uso delle zampe posteriori ed eri quindi impossibilitato a muoverti e a trattenere i bisogni. Abbiamo immediatamente provveduto, sia con i nostri veterinari, sia presso una clinica esterna al canile a sottoporti a numerose visite, accertamenti ed esami per cercare di risalire alla causa della tua condizione fisica. Purtroppo la diagnosi è stata da subito infausta: un tumore intramidollare inoperabile che non lasciava nessuna speranza di poter riprendere a camminare e nemmeno di avere una vita molto lunga. Inizialmente si era parlato solo di pochi mesi anche se poi, coraggioso com’eri, hai combattuto addirittura per un anno e mezzo e te ne sei andato il 17 luglio, accompagnato dall’amore di chi ogni giorno si è preso cura di te.
Foto 1 di 3Foto 2 di 3Foto 3 di 3Quante corse col carrellino!
Al tuo arrivo abbiamo subito cercato di garantirti una vita più felice e dignitosa possibile. Grazie anche all'aiuto della Rete Solidale di Enpa abbiamo ottenuto per te uno splendido carrellino con cui muoverti, hai imparato molto velocemente a usarlo sfrecciando da tutte le parti come nulla fosse e mettendo su in poco tempo una muscolatura e dei pettorali da vero culturista. Il nostro piccolo culturista con il pannolino! Che dire di te Franklin? Chi ha avuto modo di conoscerti lo sa bene, eri un concentrato di magia e voglia di vivere. Quante avventure Frank, com'è stato bello vederti crescere, fare esperienze, conoscere altri cani (e no, non ti piacevano tutti, quando si trattava di cibo eri sempre pronto a far valere le tue ragioni), conoscere altre persone, giocare e correre: ti sei goduto tutto quello che la vita ti ha dato al massimo senza mai risparmiarti in niente, ed è così che bisognerebbe vivere sempre.
La mascotte del rifugio
Sei diventato la mascotte del canile e non hai mancato nessuna manifestazione ENPA, un vero e proprio volontario a 4 zampe! Quanti pranzi insieme con te che abbaiavi perché volevi assaggiare il gelato, la piadina o un pezzo di pizza, ci hai fatto tantissima compagnia ogni giorno in ufficio accogliendo tutti quelli che entravano: volontari di turno, visitatori, famiglie del “progetto famiglia a distanza”, abbaiando ogni volta che dovevamo parlare al telefono non facendoci capire quasi nulla. Anche se non hai avuto la classica e convenzionale famiglia, avevi tutti noi e tantissime altre persone ogni giorno pronte a coccolarti, sbaciucchiarti e soddisfare ogni tuo capriccio. Non credo tu ti sia mai sentito solo nemmeno un singolo momento!
Foto 1 di 3Foto 2 di 3Foto 3 di 3Ma in questi ultimi tempi la tua gioia di vivere era come svanita dai tuoi occhi che esprimevano solo tristezza e inquietudine. E abbiamo capito che era giunto il momento di lasciarti andare. In tantissimi dopo la tua scomparsa ti hanno ricordato, con messaggi, post e mail pieni di affetto. Ci mancherai immensamente, grazie di avere insegnato a tutti noi che nonostante la vita non sia stata troppo generosa si può essere comunque buoni e riconoscenti per quello che si ha. Ora corri libero lassù, ti immaginiamo come nelle giornate di primavera, quando ti imbambolavi con il muso felice a guardare verso il sole. Sei stato tanto amato, almeno in questo hai avuto fortuna.”