A Besana ci sono mamme e papà che sanno fare Rock
Sono i «G Point Music Machine», band che dal 2007 ad oggi ha fatto ballare centinaia di persone di tutte le età
Sono l’esempio di come non solo si possa, ma anzi si debba coltivare le proprie passioni. Perché è un toccasana per chi lo fa e, nel loro caso, pure per gli altri. Giustina Samele, Lorenzo Dell’Acqua, Enrico Ciccardi, Massimo Borghi, Giuseppe Riva e Gabriele Besana sono tutti ragazzi degli anni Sessanta e Settanta, hanno un lavoro, una famiglia e una vita frenetica ma ogni giovedì, cascasse il mondo, si ritrovano nella sala prove ricavata in uno dei locali al piano interrato dell’oratorio di piazza Cuzzi, a Besana in Brianza. Insieme a Enrico Motta, tecnico audio e luci, formano i «G Point Music Machine», band che dal 2007 ad oggi ha fatto ballare centinaia di persone di tutte le età.
Una storia bellissima
Quella dei «G Point» è una bella storia davvero. Iniziata nel 2005 da un gruppo di genitori che si trovava al centro parrocchiale del capoluogo al seguito dei figli. Un giorno riprendono in mano le vecchie chitarre e organizzano un corso per i ragazzi. E’ un successo. Tanto che nascono due gruppi musicali: i giovanissimi «Bar code» e i loro fratelli maggiori, «Rumore94». Arriva l’estate, la festa dell’oratorio: le due neonate band non hanno pezzi sufficienti per «coprire» un intero concerto. Ecco allora che i genitori rispolverano, dopo gli strumenti, anche la mai sopita passione per il rock e tornano a calcare il palco. Suonando i Pink Floyd, hai detto niente. Via con le serate, l’aula concessa dall’allora coadiutore don Massimo Donghi si trasforma in una vera sala prove grazie a sponsor, amici e tanto olio di gomito. Viene inaugurata ufficialmente il 23 settembre del 2011 e da allora ogni sera ospita le prove di un gruppo diverso. Il giovedì tocca ai «G Point»: prima si suona, poi si fa tardi chiacchierando.
"Mai prendersi sul serio..."
Enrico alla batteria, Massimo al basso, Giuseppe e Gabriele alle chitarre (elettrica uno, acustica l’altro). Lorenzo è frontman e tastierista mentre Giustina, l’unica donna, è la voce. E che voce. Il loro repertorio spazia dal Rock anni ‘70, ‘80, ‘90 al Blues, al Rhythm&Blues al Pop, fino alla Disco. Propongono brani di giganti del calibro di Clapton, Prince, Doors, Pink Floyd, AC/DC, dei miti di casa nostra Battisti, Rino Gaetano Gianna Nannini, Loredana Bertè. Rigorosamente arrangiati e reinterpretati, per questo guai a definire i «G Point» una cover band.
«Il nostro motto è “mai prendersi sul serio”. Trovarsi il giovedì ci fa stare bene, così come esibirci. Non ci muove nient’altro che non sia la passione: con i guadagni dello scorso anno ci siamo pagati una cena...», ha garantito sorridendo il chitarrista Giuseppe Riva.