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Prima la benedizione della chiesetta, poi la Messa.
A Nova Milanese l'Arcivescovo Mario Delpini ha celebrato la festa di San Bernardo: prima la benedizione della chiesetta, poi la Messa.
"La chiesetta e l’oratorio sono stati fulcro del rione di San Bernardo. Qui tante generazioni hanno coltivato la propria fede ed è cresciuta la nostra comunità - il messaggio del sindaco - Eccellenza ci aiuti ad essere una comunità che cresce nella fede e che sia punto di riferimento per gli altri, per chi è lasciato solo".
Nova Milanese: Delpini per la festa di San Bernardo
Nova Milanese: Delpini per la festa di San Bernardo
Nova Milanese: Delpini per la festa di San Bernardo
"Paolo ci rimanda a essere luce, a lasciare un segno per ciò che facciamo, ma anche per quello che non facciamo – ha affermato monsignor Delpini – Anche Gesù ci ha invitato ad essere luce nel mondo. Un mondo che ha bisogno in primis di riconoscere l’opera e la presenza di Dio. Un mondo che ha bisogno di luce. Noi siamo consapevoli che la grazia di Dio data durante il nostro Battesimo è un dono che ci libera dal peso e dall’oscurità dei peccati, è una luce che ci avvolge. Come si esprime questa luce? Con la gioia. Irradiando la gioia della presenza di Dio. La cui luce che ci rende capaci di comprensione e benevolenza, fino al perdono. Essere figli della luce vuol dire essere operatori di pace e le chiese, come questa, sono luogo in cui incontrare il Signore".
Nova Milanese: Delpini per la festa di San Bernardo
Nova Milanese: Delpini per la festa di San Bernardo
Nova Milanese: Delpini per la festa di San Bernardo
"La chiesetta di San Bernardo resterà aperta ogni mattina, mentre la nuova chiesa tutti i pomeriggi. Per permettere l’incontro con Dio. Perché la chiesa non è un museo, ma è la fontana da mettere al centro del villaggio – ha spiegato – Oltre a ricordare una data storica, visto che l’inaugurazione fu il 1 settembre 2013, vogliamo dire ai bambini che qui devono crescere e far crescere la propria fede, che però si impara in famiglia. La chiesa non vive perché c’è il parroco, ma perché c’è il popolo di Dio, per cui grazie a tutti i presenti, dalle autorità civili alle associazioni, fino ai chierichetti".