Lucio è campione del mondo di reining nel ranch di Schumi
Successo per il 18enne Lucio Marcello Lavezzari, neo diplomato dell’istituto Paci, nella squadra nazionale
Per partecipare ai Campionati del mondo di reining, al 18enne Lucio Marcello Lavezzari, studente del quinto anno del Liceo scientifico sportivo dell’istituto Paci di Seregno, su richiesta della società sportiva ed in accordo con quanto previsto dall'OM 45/2023, è stato concesso di posticipare il colloquio d'esame all'ultima data possibile e comunque entro la data già prevista per la chiusura delle attività della commissione.
Lucio è campione del mondo di reining nel ranch di Schumi
I campionati del mondo di reining, in cui Lavezzari faceva parte della squadra nazionale, si sono svolti dal 3 al 7 luglio al Cs Ranch di Givrins, sul lago di Ginevra, uno tra gli impianti più moderni d’Europa di proprietà della famiglia Schumacher. La struttura è stata regalata da Michael alla moglie Corinna, di cui si occupa anche la figlia Gina Maria, anche lei appassionata di reining. Vi hanno preso parte 128 atleti da 14 nazioni.
Gli azzurri sono stati i leader assoluti della competizione mondiale collezionando ben 11 medaglie, di cui 5 ori, 3 argenti e 3 bronzi, con ben tre titoli individuali vinti su cinque. Un record assoluto.
Lavezzari ha gareggiato nella categoria «young riders» a squadre, in sella a «As just in time» con Filippo Milani (di Monza) su «Pl what a woman», Rebecca Folcia (Piacenza) su «Ls Dun blue Berry e Ludovica Zambelli (Ferrara) su «Ot dont Miss to wish», classificandosi al primo posto, e lasciando alle spalle 5 team: Belgio (2) e Repubblica Ceca (3). In gara c’erano 29 atleti di otto nazioni.
Titolo mondiale, è la prima volta
E’ la prima volta che Lavezzari di Paderno Dugnano si aggiudica un titolo mondiale: in precedenza, a livello individuale, nel 2021 aveva vinto il titolo regionale nella categoria novice rider e il secondo posto ai campionati italiani (stessa categoria), mentre nel 2022 ha vinto il campionato regionale categoria novice horse nonPro.
«Il reining è una disciplina dell’equitazione americana ed è alla base di tutte le discipline western elevata ai massimi livelli, in cui si ricerca la perfetta sintonia tra cavallo e cavaliere», ha spiegato Lavezzari.
Da quanto tempo pratichi questa disciplina?
«Ho iniziato a 8 anni, ma già a 4 anni ero in sella ad un cavallo per la pratica inglese al centro ippico di Primaluna a Barzio».
Cosa ti ha spinto all’equitazione?
«L’esempio di mia mamma Rosa che è sempre andata a cavallo e mio zio, fratello della mamma, mentre mi sono avvicinato al reining attraverso un’amica che lo praticava e mi ha portato a vedere delle gare. Mi sono entusiasmato e ho preso un cavallo un “quarter horse” Cubra Libre. Poi nel corso degli anni praticando questa disciplina ho cambiato otto cavalli. Perché? Il cavallo si abitua ai nostri movimenti e poi non li ascolta più, quando si è in gara, e fa tutto da solo e questo non va bene. Adesso monto “As just in time” detto Giustino».
I cavalli del reining devono avere delle particolari caratteristiche?
«Si. Sono diversi rispetto a quelli all’inglese. Sono più piccoli e più agili, proprio per le manovre che devono compiere. Sono di due specie: il quarter horse e il paint horse».
Quante ore ti alleni al giorno?
«Tutti i giorni per 4 ore. Attualmente sono con la scuderia Orlandini performance horse di Bregnano».
Cosa provi quando sei in sella al tuo cavallo e gareggi?
“ Mi sento uno spirito libero e poi mi piace molto l’interazione col cavallo che crea un feeling particolare».
Continuerai gli studi o ti dedicherai ai cavalli?
«Mi sono iscritto all’università di Bergamo, facoltà di Ingegneria meccanica, in quanto molto pratica, ma continuerò ad allenarmi ogni giorno e a disputare gare. E’ la mia passione».