Villasanta

Sfugge al terremoto di Marrakech per poche ore

La testimonianza del giornalista villasantese Mauro Parmesani che si trovava in Marocco fino a venerdì mattina

Sfugge al terremoto di Marrakech per poche ore
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Ha fatto della sua più grande passione di vita un vero e proprio lavoro, riuscendo a girare tutto il mondo con la sua macchina fotografica al collo e taccuino in mano. Ma sabato scorso era ben contento e felice di essere tra le sue mura domestiche, a Villasanta.

Impossibile dargli torto se pensiamo che fino a 24 ore prima si trovava in Marocco, a Marrakech, dove nella notte tra venerdì e sabato la terra ha tremato provocando migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati.

Coincidenza, fortuna o destino

Coincidenza, fortuna o destino. Chiamatelo come volete. Il protagonista della storia è il giornalista e fotografo villasantese Mauro Parmesani. Quest’ultimo, ricordiamo, è un volto conosciuto anche a Villasanta. Lo scorso anno aveva collaborato con l’Amministrazione comunale nell’organizzazione del Giardino dei Giusti e la posa di un fiore per non dimenticare il sacrificio dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo il 22 febbraio del 2021.

Sono rimasto scioccato, senza parole

"A Marrakech ho un’abitazione da parecchi anni e vi trascorro molto tempo durante l’anno soprattutto perché la mia attività di giornalista si svolge in prevalentemente in Marocco - ha sottolineato Parmesani raggiunto telefonicamente sabato - La fortuna ha voluto che rientrassi venerdì mattina a Villasanta. Si tratta di un viaggio che avevo già programmato. Quando ho saputo del terremoto sono rimasto scioccato e senza parole. Ho pensato che fino a qualche ora prima mi trovavo proprio lì dove la terra ha tremato. Appena ho capito quello che era successo ho preso in mano immediatamente il telefono e ho cercato di mettermi in contatto con i tanti amici, soprattutto francesi e marocchini. Fortunatamente stanno tutti bene anche se mi hanno raccontato che sono stati momenti di vero inferno. La scossa è durata in tutto una trentina di secondi ma è stata fortissima, non riuscivano a stare in piedi e continuavano a cadere. Mi hanno mandato subito le foto della zona dove abito e fortunatamente nessuna abitazione di quella frazione ha subito grossi danni. Invece il terremoto ha fatto molte vittime e ha fatto crollare molti immobili soprattutto nei villaggi di montagna Tuareg. Il dramma è davvero immenso per le tante perdite ma, anche nella tragedia, le autorità marocchine e l'intero popolo si sono messi all'opera. Una catena infinita di solidarietà è mobilitata".

La macchina della solidarietà

Nel frattempo, mentre si scava ancora tra le macerie, con il bilancio provvisorio arrivato a più di 2mila morti e altrettanti ferite, con migliaia di sfollati e un numero imprecisato di dispersi, la terra non smette di tremare. Tra venerdì e sabato, alle 23.11, il sisma ha colpito con magnitudo 7, poi nel corso della giornata di sabato sono seguite altre scosse, la più forte delle quali di 4.8 venti minuti dopo il disastro. Quella di domenica mattina è stata avvertita nuovamente anche a Marrakech, dove migliaia di persone hanno scelto di trascorrere la notte in strada per paura di tornare nelle loro abitazioni. Secondo una prima stima sarebbero almeno 300mila le persone che avranno bisogno di aiuto.

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