Parrocchia

Carate, l'ottocentesco organo Carrera della chiesa va sotto i ferri

L’intervento dopo quarant'anni dall'ultima manutenzione: sarà la Bcc Carate a finanziare le operazioni di revisione dello strumento.

Carate, l'ottocentesco organo Carrera della chiesa va sotto i ferri
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Sarà la Banca di credito cooperativo di Carate Brianza a finanziare, come già quarant’anni fa, l’intervento di revisione straordinaria dell’ottocentesco organo «Carrera» della chiesa prepositurale.

Lavori al via da metà ottobre

A darne l’annuncio è stato il responsabile della Comunità pastorale di Carate Brianza, don Giuseppe Conti: «Sono trascorsi ormai quarant’anni dal grande restauro e, benché non ci siano gravi criticità, non è più possibile rimandare questo intervento», ha spiegato sull’ultimo numero del bollettino parrocchiale.

L’intervento di manutenzione straordinaria prenderà il via da lunedì 16 ottobre, a conclusione delle Giornate Eucaristiche in programma in parrocchia.

La storia dell'organo di Carate Brianza

L’organo, posizionato in cantoria sopra il portone di ingresso della prepositurale e all’interno di una cassa di legno intarsiata, venne commissionato il 3 aprile 1853 e terminato nel 1856 da Gerolamo Carrera, esponente di una famiglia di organari tra le più note dell'Ottocento lombardo e costò poco meno di 14 mila lire, somma a cui la parrocchia non poté all’epoca far fronte, ma che venne coperta dall’Amministrazione civica che stanziò nel 1860 un contributo di 6.676,64 lire a testimonianza di una collaborazione tra la Chiesa e chi all’epoca guidava il Comune che ritenne di appoggiare un’iniziativa molto sentita dalla popolazione.

Lo strumento venne collaudato dal maestro Carlo Piazzini di Bergamo nel 1862 e già nei primi anni del 1900 vennero compiuti alcuni interventi di sistemazione. L’intervento più consistente avvenne però nel 1949, ad opera della ditta «Felice Ondei» di Milano: in quella occasione vennero ricostruite la consolle con comandi a pomello, disposti orizzontalmente sopra la tastiera, e la pedaliera. Negli anni successivi l’organo fu utilizzato sempre meno, si degradò e nel corso degli anni Settanta non venne più suonato, anche perché era stata distrutta la scala che portava in cantoria, per dare spazio al nuovo battistero e vi si poteva accedere con difficoltà solo con una scaletta di ferro.

Nel 1983 sulla spinta del parroco don Sandro Bianchi, la Cassa Rurale e Artigiana di Carate Brianza (oggi Bcc) si impegnò a sostenere le spese di restauro, che venne affidato alla famiglia Mascioni di Cuvio. La ditta smontò e portò tutte le parti dell’organo nella sede varesina dell’azienda, dove lo strumento fu ricostruito sostituendo con materiale autentico le parti rovinate. L’organo fu rimontato nella primavera del 1984 e inaugurato poi con un grande concerto il 23 giugno 1984.

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